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Purtroppo ho sbagliato nell'inserire i voti, non volevo dare 5.0 alla categoria piacevolezza, ma non riesco più a modificare!
Grazie Emilio. Un consiglio di lettura: i due libri di McCarthy vanno letti assolutamente, ma - anche se "Stella Maris" è stato pubblicato in Italia alcuni mesi dopo "Il passeggero", un lettore può iniziare proprio da questo libro, senza inficiare la comprensione del dittico complessivo, anzi la lettura può risultare addirittura più agevole. Buone letture!
Percepisco il tuo entusiasmo, Laura.
Leggo poesia straniera solo ogni tanto, un po' titubante per la difficoltà di trovare una traduzione all'altezza : la poesia ha una bellezza preziosa quanto fragile; basta poco per farle perdere lo smalto.
Leggo poesia straniera solo ogni tanto, un po' titubante per la difficoltà di trovare una traduzione all'altezza : la poesia ha una bellezza preziosa quanto fragile; basta poco per farle perdere lo smalto.
Interessante recensione.
Una scrittura "densa come piombo". Benché ami la scrittura leggera (in senso calviniano, ovviamente) , questo libro, come pure "Il passeggero", mi interessano molto.
Una scrittura "densa come piombo". Benché ami la scrittura leggera (in senso calviniano, ovviamente) , questo libro, come pure "Il passeggero", mi interessano molto.
Ciao, Chiara! :)
Di recente ho letto "Tre sorelle" di Cechov e concordo con le tue considerazioni finali.
Ora vorrei leggere anche quest'altra opera.
Di recente ho letto "Tre sorelle" di Cechov e concordo con le tue considerazioni finali.
Ora vorrei leggere anche quest'altra opera.
Vero, Emilio! Questo libro non mi è sembrato un romanzo fin dall'inizio della lettura.
E nemmeno una biografia in senso stretto.
E nemmeno una biografia in senso stretto.
Anch'io, Laura, sono stato un po' sorpreso sentendolo definire "romanzo".
Comunque l'ho letto gradevolmente anche se mi maggior centralità della grande poetessa russa.
Comunque l'ho letto gradevolmente anche se mi maggior centralità della grande poetessa russa.
Molto utile, Gabriele, la tua recensione.
Noto che si tratta di un sicuro apprezzamento, benché mitigato dalla lenta prosa che non entra nelle tue preferenze letterarie.
Sono molto interessato all'autore : la lentezza della prosa non mi spaventa purché sia una scrittura bella e profonda.
Titolo in lista.
Noto che si tratta di un sicuro apprezzamento, benché mitigato dalla lenta prosa che non entra nelle tue preferenze letterarie.
Sono molto interessato all'autore : la lentezza della prosa non mi spaventa purché sia una scrittura bella e profonda.
Titolo in lista.
Sì, Emilio, direi proprio di sì.
Ho impiegato quasi un anno per accorgermi del tuo commento... molto bene!
Comunque, sottoscrito il tuo pensiero: questo romanzo mi ha così avvilito che ho perfino rinunciato a guardare le serie TV.
Comunque, sottoscrito il tuo pensiero: questo romanzo mi ha così avvilito che ho perfino rinunciato a guardare le serie TV.
Ciao, Emilio. Grazie. Il merito della lettura è stato proprio quello di farmi avvicinare un po' al mondo della pittura e di curiosare nella vita del Vermeer per saperne un po' di più. Buone letture.
Dovere, ragazzo mio! Un caro saluto!
A mio modesto parere, Stephen King è, tra le altre cose, un acuto e curioso osservatore, si incanta con facilità di tutto quanto lo circonda, e in cui vive, letteralmente si immerge nella realtà di cui scrive, e che riporta fedelmente. Per cui si, sempre King fa espresso riferimento, neanche larvato, alla società americana del suo tempo. Ha un debole dichiarato per gli anni kennedyani, per esempio, è una sfiducia totale in Trump e nei repubblicani. Cordialità, eterna giovincella!
Grazie di cuore! Ti ripeto quanto già detto all'amico Emilio: se posso permettermi, attacca con "It", oppure " L'ombra dello Scorpione". Se magari preferisci i racconti, ecco "Stagioni diverse". Poi mi dirai! Cordialità!
Interessante recensione, Anna, anche per i competenti riferimenti all'arte.
Il libro è assai noto, ma dell'autrice non ho letto nulla.
Il libro è assai noto, ma dell'autrice non ho letto nulla.
Occorre quindi stare attenti a leggere in sequenza.
Grazie, Manuela
Vero, Emilio
La tua interessante recensione e l'alta valutazione mi fanno riconsiderare questo libro sulla cui lettura ero assai titubante per la drammaticità del testo.
Negli ultimi lavori è stata più superficiale. Qui si difende bene :-)
Uno dei narratori da me preferiti. I suoi libri, intrisi quasi sempre di storia e vicende storico/politico vere, sono eccellenti. Quando poi, storia e avventura incrociano la letteratura raggiunge il suo massimo.
Bella presentazione, Erminia.
La mia lettura non è stata affatto così felice come la tua. Le varie lunghe digressioni mi hanno sfiancato.
La mia lettura non è stata affatto così felice come la tua. Le varie lunghe digressioni mi hanno sfiancato.
Interessante presentazione, Alberto.
So che l'autore è noto ma non l'ho mai letto.
So che l'autore è noto ma non l'ho mai letto.
A parte la bella recensione, curioso per me scoprire che anche i grandi nomi della letteratura cadono così nelle gelosie tra artisti...
Un caro saluto,
Manuela
Un caro saluto,
Manuela
Certo è che Pirandello era uomo dai mille dolori.
Grazie per i suggerimenti, Bruno.
Sì, Laura, anche se questo libro mi è piaciuto meno di altri testi dell'autore.
Ciao Maria, scusa non avevo visto il commento: ecco perché era presente la scheda! Scusa non volevo toglierti il primato ma so che a te non interessa questo genere di primati. Mi fa piacere che lo abbia apprezzato più di me, è ricco certo di tanti aneddoti.
ti riferisci a Witold Gombrowicz: "Ferdydurke"?
Interessante anche se il personaggio televisivo non mi piace molto, ho però avuto modo di vedere Erto e Casso e di starci una decina di giorni, comprendendo più da vicino la tragedia del Vajont, grazie a Corona non mi sono persa il bosco vecchio, quello ricresciuto su quello franato. La sua vita è sicuramente stata segnata da eventi poco felici e se mai dovessi leggere questo suo scritto cercherei in lui l'uomo più che la macchietta attraverso la quale si è proposto ultimamente.
Che nostalgia, Bruno, ho letto King tra i 16 e 18 anni, quindi tutto ciò che era pubblicato entro il 1991, il resto della sua produzione non la conosco ma non stento a credere alla sua rinnovata bravura. Un genio, piuttosto mi chiedo se anche le opere del periodo da me letto avessero dei riferimenti alla società americana coeva perché all'epoca ero troppo giovincella per accorgermene.
Ciao Gianni, grazie per la proposta, ho molto apprezzato "L'imperatore di Portugallia" che penso leggerò anche questo.
Autore veramente interessante, una scrittura molto personale e inconfondibile.
Ciao Gianni.
Selma Lagerlof è da anni nella cerchia dei miei scrittori preferiti, pertanto sono molto interessato a questo libro pubblicato recentemente da Iperborea.
Vedo che l'hai apprezzato molto. L'atmosfera fiabesca di cui parli e in cui l'autrice è maestra mi ricorda un po' "L'imperatore di Portugallia" , e anche "Bandito"; due romanzi particolarmente belli.
Selma Lagerlof è da anni nella cerchia dei miei scrittori preferiti, pertanto sono molto interessato a questo libro pubblicato recentemente da Iperborea.
Vedo che l'hai apprezzato molto. L'atmosfera fiabesca di cui parli e in cui l'autrice è maestra mi ricorda un po' "L'imperatore di Portugallia" , e anche "Bandito"; due romanzi particolarmente belli.
Bel commento che invoglia alla lettura!
Anch'io non ho mai letto King, anche se mi riprometto sempre di farlo. Ma sono un po' fifona :)
Anch'io non ho mai letto King, anche se mi riprometto sempre di farlo. Ma sono un po' fifona :)
Ciao Maria.
La tua bella recensione è un invito alla lettura, anche esplicitato.
Dopo aver letto "L'amante giapponese" , però, non riesco a incuriosirmi verso libri di questa autrice. L'ho trovato così superficiale da far cadere le braccia.
La tua bella recensione è un invito alla lettura, anche esplicitato.
Dopo aver letto "L'amante giapponese" , però, non riesco a incuriosirmi verso libri di questa autrice. L'ho trovato così superficiale da far cadere le braccia.
Buondì, Emilio! Se posso permettermi, attacca con "It", oppure " L'ombra dello Scorpione". Se magari preferisci i racconti, ecco "Stagioni diverse". Poi mi dirai! Cordialità!
La tua bella recensione, Bruno, mi ha fatto ricordare di non aver mai letto il famoso autore : prima perché pensavo fosse un fenomeno puramente commerciale; successivamente per una specie di timore, considerato il taglio delle sue opere. E non saprei neppure da quale libro cominciare.
Per errore mi sono messo un Mi piace da solo e non so come toglierlo. Chiedo venia.
Esaustiva recensione, Cesare. Un libro 'autobiografico' , mi par di capire, benché strutturato in modo particolare.
M'interessa.
Titolo in lista.
M'interessa.
Titolo in lista.
E' un'opera preziosa, Laura, un piccolo gioiellino nascosto tra le pieghe della letteratura del Novecento. E' sicuramente da leggere se sei attratta dalla fantasia e dall'originalità.
Abbiamo letto lo stesso libro, sai? Aspettavo da diverso tempo l'inserimento della scheda che avevo richiesto ma da quando mi è arrivata la comunicazione non sono ancora riuscita a scriverla. Comunque a me non è dispiaciuto, in parte già sapevo delle vicissitudini familiari e prendendolo con il dovuto distacco, essendo sempre trattato da altri, non mi ha né entusiasmata né fatto impazzire. Ho apprezzato il lavoro di ricostruzione e capisco anche la necessità dell'aspetto più gossipparo per, probabilmente, alleggerire il carico del personaggio. Immagino, almeno. Buona giornata
Un altro di quei titoli che inseguo dai tempi del liceo; poi arriva sempre altro da leggere e si rimanda.
Prima o poi ce la farò! :)))
Prima o poi ce la farò! :)))
Certo, un'ottima idea, Laura! Fenoglio è stato anche un grande traduttore.
A presto! :)
A presto! :)
Molto suggestiva, Emilio! Una bella lettura!
Ciao! :)
Ciao! :)
Ciao Laura, vorrei leggerla anche sulla scia del mio rinnovato interesse per Fenoglio che mi ha accompagnata in questa estate.
Grazie per il contributo, ero molto curiosa rispetto all'opera ma penso di non leggerla per il momento, lascio sedimentare la morte in modo che il messaggio mi arrivi epurato dall'emotività.
Mi conforti, Emilio.
Ciao Giulio, io invece sono propria interessata al dato biografico, forse qui mi è successo di essere incappata in una vera e propria mitizzazione dell'autore che giustamente non è la persona calata nel quotidiano e che si rivela umana come tutti noi. L'errore mio, mi accorgo ora, forse l'ho fatto ricadere su Tobin, ad ogni modo se ho scritto così- la recensione è datata- i limiti ci sono proprio rispetto a quell'atteggiamento compulsivo che mi ha disturbata svelando troppo.
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Non conosco Franzen ma sembrerebbe che esistano affinità con Roth autore che ho amato tanto.
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