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Si davvero un'ottima idea
Ciao, Gabriele.
Bella presentazione.
Apprezzo l'autore ma non ho letto questo libro.
Forse si tratta di un'opera 'minore' , sicuramente -come dici tu- meno conosciuta dei suoi libri classici.
Comunque, bella segnalazione.
Bella presentazione.
Apprezzo l'autore ma non ho letto questo libro.
Forse si tratta di un'opera 'minore' , sicuramente -come dici tu- meno conosciuta dei suoi libri classici.
Comunque, bella segnalazione.
Interessante recensione, Giulio.
Un saluto.
Un saluto.
Grazie del suggerimento, Stefano.
Grazie, Bruno del suggerimento.
Grazie, Andrea.
Sarò lieto di conoscere il tuo parere su questo libro.
Sarò lieto di conoscere il tuo parere su questo libro.
Mi spiace. A me è piaciuto invece proprio tanto e l'ho trovato proprio profondo
Ti ringrazio Manuela, ho scoperto Simi da poco, ma me ne sono subito innamorata!
Bella recensione dell’ultima opera di quello che è stato il mio amore letterario dì gioventù, insieme a Dickens giusto per passare di palo in frasca. Poi mi ha deluso con alcuni romanzi decisamente di basso profilo per quanto lui fosse riuscito a renderli comunque leggibili e l’ho mollato per un po’ . Fino a recuperarlo con 22/11/63 concedendo gli il diritto all’umana imperfezione, imperfezione precedente ovvio perché quello è un gran libro. Messo in lista in automatico . Consigli di lettura: La metà oscura , Rose Madder, Quattro dopo mezzanotte oltre agli immancabili It e L’ombra dello scorpione
Uno che ha scritto un piccolo capolavoro come la cripta dei cappuccini ha già in partenza tutta la mia attenzione e solo l’affollamento senza speranza della mia wish list e la mia indole vagabonda che mi fa saltare da un genere ad un altro mi impedisce di consumare tutta la produzione letteraria dell’autore cosa che probabilmente meriterebbe . La tua recensione però fa da luminoso reminder : messo in lista e ai primi posti
Io l'ho trovato piacevole. Se dovessi apprezzare potresti approfondire con la serie del Bar Lume che secondo me merita.
Infatti, sono stato davvero felice anche io di ritrovare lo Schiavone dei bei tempi andati, in verità vederlo sconsolato e afflitto...cominciava a stufare! Manzini a mio parere ha chiuso la parentesi "tradimento dell'amico del cuore" a forza, senza voglia; ma vabbè, l'essenziale è...visibile agli occhi, la ripresa di un cammino con una buona storia, lunga, articolata, ma...schiavoniana sensu strictu, se posso permettermi. Un cordiale saluto!
Bella recensione e bella segnalazione, Stefano : Non ho mai letto il noto autore.
Bella recensione esaustiva e appassionante e devo dire soprattutto confortante: l'ultimo lavoro di Manzini mi aveva lasciato l'amaro in bocca, penso che la chiusura della vicenda con Sebastiano meritasse di meglio. Condivido la sensazione che negli ultimi lavori il contesto sociale e personale del protagonista avessero preso il sopravvento sulla parte "gialla" portando il romanzo verso il noir, sempre godibilissimo per carità, ma con uno Schiavone molto scofortato e malinconico.
Caro Bruno, per me questo libro è stato un bel po' sotto le sue capacità. Confermo quel che dici e cioè che Massimi è una garanzia e le sue opere una riconferma ma, come spesso accade, questi registri narrativi tendono a perdersi in se stessi. Ed è un peccato. Io sono una sostenitrice di Sauer e credo che qui abbia abbassato le rocambolesche avventure perché in precedenza ci aveva ben dato ma niente, mi ha convinta solo in parte (infatti ancora non l'ho recensito!). Felice di leggerti come sempre.
Non ho mai letto libri del noto autore che conosco e stimo come giornalista. Evidentemente anche qui ha fatto un buon lavoro.
Buondì, Emilio carissimo, bentrovato! Si, concordo, ti consiglierei di iniziare dal suo primo, "L'angelo di Monaco"; tutti gli altri, poi, ne sono una felice conseguenza. Un cordialissimo saluto!
Ciao, Bruno. Lieto di poter avere l'occasione di leggerti.
La recensione è interessante ed accurata come al solito. Riguarda un autore noto che non ho mai letto, su cui però nutro curiosità.
Dici che questo libro è una conferma, ma ho l'impressione che non sia il suo libro più adatto per cominciare.
La recensione è interessante ed accurata come al solito. Riguarda un autore noto che non ho mai letto, su cui però nutro curiosità.
Dici che questo libro è una conferma, ma ho l'impressione che non sia il suo libro più adatto per cominciare.
Ho finito proprio oggi di leggere questo libro...non so di preciso perché, ma io non sono riuscita ad apprezzarlo particolarmente. La storia mi sembra troppo semplice e lo stile di scrittura un po' scarno.
È una lettura molto interessante. E di solito non mi faccio molto influenzare dal fatto che un libro abbia vinto un premio prestigioso, perché non sempre trovo i libri molto premiati così meritevoli. Ma questo è davvero speciale
Invitante recensione.
Sinceramente a me ha un pò deluso, quando gli "omaggi" ad altre opere diventano troppo numerosi e insistenti mi sanno di già letto.
Che libro! L’attesa di un nuovo Murakami ne è valsa la pena! Magia pura in ogni pagina!
Io di quest'autore ho letto anche "Un buon posto in cui fermarsi" e mi sono piaciuti molto entrambi i libri. Mi sono ripromessa di conoscerlo meglio leggendo tanto di lui. Te lo consiglio. E' moderno, fresco e nello stesso tempo anche profondo. Penso che potrebbe davvero piacerti tanto. E poi scrive davvero bene e sicuramente questo aspetto lo apprezzi
Mi fa piacere leggere questo bel commento di un romanzo che mi è piaciuto moltissimo, per stile e temi trattati!
Graphic novel mixata a una corposa narrazione... curioso! Interessante segnalazione :)
Marika, dell'autore si parla bene e vedo che questo libro ti ha convinta. Io sono sempre restio di fronte a scrittori che non conosco, per cui al momento attendo.
Bella e interessante recensione, Chiara.
La tua valutazione non lascia dubbi sulla qualità del libro. Di fronte alle novità letterarie preferisco attendere, benché qui ci sia il supporto di un importante premio assegnato.
La tua valutazione non lascia dubbi sulla qualità del libro. Di fronte alle novità letterarie preferisco attendere, benché qui ci sia il supporto di un importante premio assegnato.
Interessante recensione, Andrea..
Libro piuttosto noto, ma preferisco attendere.
Libro piuttosto noto, ma preferisco attendere.
Lieto di conoscere poi il tuo parere, Luigi.
Non si può definire capolavoro tutta la serie dedicata a questi spiriti (questo è il terzo libro). Se l'è cavata meglio con i titoli sulla morte e il dolore. Io non sono una grande estimatrice e non ho amato neanche NP e Kitchen, sotto certi aspetti la preferisco ora perché un minimo più matura ma in ogni caso non indimenticabile.
Ciao Emilio
Grazie per questa segnalazione. Mi piacciono i romanzi storici e l’epopea napoleonica mi ha sempre affascinato. Penso che lo leggerò
Grazie per questa segnalazione. Mi piacciono i romanzi storici e l’epopea napoleonica mi ha sempre affascinato. Penso che lo leggerò
Ciao Emilio
eppure ..... io ti consiglio di leggerlo. Ho fatto fatica a digerire certi eccessi e credo di capire (e in qualche modo condividere) cosa intendi per tallone d'Achille. Pastorale Americana e' sicuramente su un altro livello. Pero' se entri un po' dentro il mood di questo monologo, ne cogli l'ironia yiddish ed il coraggio di indagare gli abissi psicologici ... beh credo valga comunque la pena leggerlo
eppure ..... io ti consiglio di leggerlo. Ho fatto fatica a digerire certi eccessi e credo di capire (e in qualche modo condividere) cosa intendi per tallone d'Achille. Pastorale Americana e' sicuramente su un altro livello. Pero' se entri un po' dentro il mood di questo monologo, ne cogli l'ironia yiddish ed il coraggio di indagare gli abissi psicologici ... beh credo valga comunque la pena leggerlo
Maria, dei libri letti dell'autrice mi sono piaciuti solo i primi due che ha pubblicato, "Kitchen" che hai citato e "M. P." . Poi ho trovato solo cosette e tentativi. Anche questo mi pare non sia un capolavoro ...
Ciao Emilio, parti dal presupposto che io ho letto altro dell'autrice ma che è questione di gusto personale. In alcuni passaggi si è dilungata troppo e questo mi ha fatto perdere di intensità per lo scritto. Tutto qua.
Ciao, Luigi.
La tua recensione è chiare perciò mi è stata utile. Sapevo qualcosa a grandi linee. Mi convinco di aver fatto bene ad evitarlo : un romanzo tutto incentrato su "un erotomane senza dignità", come hai definito il protagonista, penso che mi annoierebbe anche perché considero che l'erotismo sia il tallone d'Achille per l'autore (in senso della resa letteraria, ovviamente). E' un autore che sa rappresentare bene il dolore, la vecchiaia, come in Pastorale Americana.
La tua recensione è chiare perciò mi è stata utile. Sapevo qualcosa a grandi linee. Mi convinco di aver fatto bene ad evitarlo : un romanzo tutto incentrato su "un erotomane senza dignità", come hai definito il protagonista, penso che mi annoierebbe anche perché considero che l'erotismo sia il tallone d'Achille per l'autore (in senso della resa letteraria, ovviamente). E' un autore che sa rappresentare bene il dolore, la vecchiaia, come in Pastorale Americana.
Ciao, è il primo libro che ho letto di lei. Non voglio dire una cavolata, ma mi pare fosse tra i finalisti del Premio Strega
Valentina, mi hai incuriosito. Non ho mai letto la nota autrice.
Naspini è assai noto, ma non l'ho mai letto : c'è qualcosa che non riesce a incuriosirmi come scrittore.
Maria, ho trovato la tua recensione bella e allettante. La valutazione assegnata però non è affatto entusiastica.
Pensavo di cominciare a conoscere l'autrice proprio con questo libro , ma ora ho qualche titubanza.
Pensavo di cominciare a conoscere l'autrice proprio con questo libro , ma ora ho qualche titubanza.
Sto leggendo adesso questo libro, sono a metà circa. Stessa impressione...tanti spunti, ma nessun tema trattato in profondità.
ciao Emilio
Allora leggerò con piacere il tuo parere :)
Allora leggerò con piacere il tuo parere :)
Bella recensione, Mariaangela..
Un titolo che ho in lista da qualche anno.
Un titolo che ho in lista da qualche anno.
Ciao, Gabriele.
Questa è stata pure la mia impressione.
Questa è stata pure la mia impressione.
Mi trovo d’accordo quasi su tutto ciò che hai scritto. La scelta di trama non convince nemmeno me, così come alcune fragilità evidenti nella stessa, e così allo stesso modo mi convincono alcuni personaggi (Susan in primis) e la caratterizzazione che ne fa King. Questo lungo flash back che è il passato di Roland, raccontato con prolissità, che va a spezzare la dinamicità della parte iniziale del romanzo (notevole), stona un bel po’ e annacqua un po’ un romanzo che poi alla fin fine tutto sommato non è male (come hai detto bene tu, anche stilisticamente).
Quello che non mi trova d’accordo della tua disanima è la considerazione sul sessismo palese e meno palese che emergerebbe dalla narrazione, dalle aggettivazioni, dai personaggi. Non credo innanzitutto che King sia stato “spinto” da chicchessia (editore, collaboratori ecc) a spingersi su questo versante. Non la vedo una scelta possibile. Non lo so, non mi convince come spiegazione.
La spiegazione che invece mi dò io, è che semplicemente King per descrivere al meglio un’ambientazione che percepisce, concepisce e crede sessista, lo ha fatto di proposito, appunto per rendere il tutto più credibile, più verosimile.
Insomma non ci vedo alcuna verve polemica o qualche altro “disegno” esoterico particolare.
Detto questo, ripeto, mi trovo particolarmente d’accordo con la tua recensione e credo siamo d’accordo nel non considerare entrambi “La Sfera del buio”, il miglior romanzo della serie.
Un caro abbraccio.
Francesco
Quello che non mi trova d’accordo della tua disanima è la considerazione sul sessismo palese e meno palese che emergerebbe dalla narrazione, dalle aggettivazioni, dai personaggi. Non credo innanzitutto che King sia stato “spinto” da chicchessia (editore, collaboratori ecc) a spingersi su questo versante. Non la vedo una scelta possibile. Non lo so, non mi convince come spiegazione.
La spiegazione che invece mi dò io, è che semplicemente King per descrivere al meglio un’ambientazione che percepisce, concepisce e crede sessista, lo ha fatto di proposito, appunto per rendere il tutto più credibile, più verosimile.
Insomma non ci vedo alcuna verve polemica o qualche altro “disegno” esoterico particolare.
Detto questo, ripeto, mi trovo particolarmente d’accordo con la tua recensione e credo siamo d’accordo nel non considerare entrambi “La Sfera del buio”, il miglior romanzo della serie.
Un caro abbraccio.
Francesco
Complimenti per la recensione Maria :)
Ciao Emilio, libro letto diversi anni fa, un Marai non ancora al top direi.
Ciao, Laura.
Esaustiva presentazione.
Di questa autrice mi sono piaciuti i primi due libri che ha pubblicato. successivamente m'è parsa non più a quei livelli.
Esaustiva presentazione.
Di questa autrice mi sono piaciuti i primi due libri che ha pubblicato. successivamente m'è parsa non più a quei livelli.
Non tentare di leggere qualcosa dell'autrice su un altro argomento, questo è il libro migliore. Anche io non ero tentato dal soggetto edilizio, ma il libro è veramente bello. Certo, dopo tutti i danni che il maltempo ha causato dalle nostre parti, mi auguro che l'autrice chiuda con la letteratura e torni a costruire argini. Qualcuno che fa le cose bene ci vuole!
Ciao Emilio, ho avuto un periodo di grande pigrizia mentale.
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