Dettagli Recensione
Salvo la bontà del messaggio
Avevo “Tre tazze di tè” in libreria da tempo immemore. Non era mai il tempo di leggerlo.
Poi, come mi capita molto spesso, il libro mi ha chiamato e ho iniziato la sua lettura.
Devo dire che il libro è affascinante più per il messaggio che porta che per non per lo stile con cui è scritto. Vuole essere la “vera” storia di Greg Mortenson, filantropo americano, che ha come missione la costruzione di scuole nell’area del Pakistan e Afghanistan.
Mortenson è infatti convinto che la crescita di un popolo e la lotta al terrorismo, passino dalla diffusione della cultura.
Certo occorre fare distinzione tra il libro - molto romanzato - e la realtà.
Il libro ha avuto un lungo strascico polemico a seguito di un’indagine giornalistica che ha provato che Mortenson si è in effetti trattenuto una parte delle donazioni che ha ricevuto per la costruzione delle scuole.
E’ più importante lo sforzo di un uomo che indubbiamente ha fatto del bene nel senso più pratico del termine o il fatto che si sia trattenuto parte del denaro?
Il fatto di essere riuscito a costruire scuole in zone off-limits, riuscendo laddove governi e istituzioni internazionali hanno fallito, ha un valore se poi non si è completamente trasparenti?
La verità, come al solito, sta nel mezzo.
In qualsiasi caso, la bontà del messaggio resta.