Dettagli Recensione
Capolavoro imperdibile.
E’ difficile descrivere in poche righe un’opera così grande e magistrale e credo che un lavoro simile vada comunque diffuso e fatto leggere a più persone possibili, un po' la stessa cosa che pensai quando finii di leggere Le vene aperte dell’America Latina di Galeano. Fosse per me darei anche un premio a questi scrittori che si cimentano in lavori così enormi di raccolta dati, divulgazione, spiegazione…insomma non aveva dubbi su Howard Zinn, calcolando che viene considerato (a ragione) uno dei più importanti storici americani contemporanei ma in questo libro credo veramente che superi se stesso.
Il libro, come anche dal titolo si può evincere, parla per filo e per segno della storia americana dal 1492 ad inizio anni duemila, precisamente fino a Bush figlio, George W. LA cosa che rende questa opera unica ed incredibile è che Zinn ripercorre tutta al storia americana ma con gli occhi degli ultimi, dei discriminati, di quelli che hanno sempre subito la storia, pur essendo quelli che hanno permesso con il loro lavoro ed il loro sacrificio che l’America diventasse quella che è oggi.
E così durante gli anni Zinn ci racconta prima della schiavitù, poi dei servi, poi della discriminazione sulle donne, poi sugli stranieri in generale (italiani anche) passando anche per omosessuali e militari, perché si anche questi ultimi sono stati discriminati, e quasi sempre per il colore della loro pelle.
La cosa incredibile è la minuzia dei particolari e dei singoli episodi, Zinn infatti riesce a raccontare in maniera dettagliata, con tanto di nomi delle vittime e giorni degli eventi anche fatti accaduti 500 anni fa. Veramente incredibile.
Che dire, leggetelo. Io questo libro lo distribuirei direttamente nelle scuole e lo sostituirei con i libri di storia americana che ci sono oggi in giro. Capolavoro.