Dettagli Recensione
Elsa e Alberto
Anna Folli ci guida, attraverso questo saggio documentatissimo e molto coinvolgente, alla scoperta o riscoperta di due figure leggendarie della nostra letteratura, Alberto Moravia ed Elsa Morante.
L'idea centrale è quella di raccontare la loro storia d'amore, assolutamente fuori dall'ordinario, profondissima e allo stesso tempo lacerante. Un connubio che li legò indissolubilmente per tutta la vita, pur essendo un legame sui generis e non etichettabile in categorie prestabilite. In realtà nel libro di Anna Folli possiamo trovare molto di più: non solo la storia d'amore tra Elsa e Alberto, ma anche una biografia ricchissima ed avvincente di entrambi i grandi scrittori, che diventa un interessantissimo approfondimento riguardo al contesto in cui furono scritte alcune delle più rilevanti opere letterarie del Novecento italiano.
Elsa e Alberto, così diversi in tutto: lei appassionata e sognatrice, lui razionale e metodico. Lei così bisognosa di amore totalizzante, lui così curioso ed attratto dalla pluralità del fascino femminile.
Elsa che, presa dall'ansia creativa, non pensa minimamente agli obblighi della vita quotidiana, che si disinteressa completamente delle incombenze di cui dovrebbe farsi carico come donna e moglie. Elsa che si arrabbia tremendamente se viene chiamata “signora Moravia” o se qualche giornalista osa chiederle qualcosa riguardo al marito famosissimo scrittore, mentre lei stenta a raggiungere il successo. Elsa che, però, riversa il suo bisogno di amare sui giovani, sui bambini e sui gatti, sentendo spaventosamente la frustrazione di non essere diventata madre.
E Alberto che invece è attratto irrimediabilmente dalle donne libere ed emancipate, che vuole accanto soprattutto una compagna che sia in grado di tenergli testa, volubile ed originale fino a provocargli sofferenza. Alberto che ama viaggiare, che teme più di tutto la noia, la banalità della vita quotidiana che spegne vitalità e genio creativo. Alberto che, pur essendo uno dei maggiori intellettuali italiani, non si monta la testa e continua a scrivere.
Eppure, entrambi così fuori dell'ordinario, con delle esistenze segnate da momenti difficili, da mancanze e tormenti, che hanno reso possibile il manifestarsi del loro genio creativo; hanno sublimato attraverso la letteratura dolori, desideri, solitudine e amore, e ci hanno regalato delle opere straordinarie.
Una lettura che lascia dentro un po' di inquietudine e la consapevolezza che, come scriveva Saba a Elsa Morante «[...] tutte le vite sono, in un senso o nell'altro, delle vite mancate: l'arte è lì per soccorrere a queste mancanze. Se non ci fossero, l'arte non avrebbe senso: non corrisponderebbe più ad un bisogno...»
Indicazioni utili
A chi vuole leggere o rileggere le opere dei due grandi scrittori.
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