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LE VALOROSE SEMISCONOSCIUTE
Ho trovato molto interessante la lettura di questo saggio dedicato ad alcune donne che nel loro settore sono riuscite ad emergere e a lasciare un segno.
Sappiamo bene quanto sia difficile e impervia la strada per le donne, nella famiglia, nel lavoro, nella società il nostro percorso è in ascesa e lastricato di piccoli, grandi ostacoli che dobbiamo superare ogni giorno.
Noi non siamo credibili, non siamo giuste, non viene quasi mai riconosciuto il nostro valore, non veniamo considerate alla pari degli uomini e oggi la realtà è ancora la stessa, sì siamo riuscite ad ottenere dei diritti maggiori rispetto ad una volta, ma la nostra voce ancora non si sente.
La parità tra uomo e donna è ancora molto lontana e a mio avviso se abbiamo ancora bisogno di festeggiare la festa delle donne o di scrivere libri dove vengono fatte conoscere delle donne importanti, allora non abbiamo fatto nessun passo in avanti ma due indietro.
Nel passato, nel mondo dell’editoria, per risultare credibili e poter pubblicare un libro di successo e non essere etichettato come “romanzetto scritti da donne per le donne”, le scrittrici dovevano usare uno pseudonimo maschile, ancora una volta celare la loro vera identità e nascondere il loro talento mettendo un cerotto davanti alla bocca.
Sì mi viene in mente la caricatura di una donna con il cerotto sulla bocca quanto mai attuale in molti settori, dove non si ritiene necessario che le donne parlino, basta pensare al cinema e a quante discriminazioni ci siano verso di noi.
In tutto questo clima ci troviamo in libreria saggi come questo, dove viene posta l’attenzione su un tema che sembra ai più non avere importanza, ben trentaquattro donne che sono riuscite a passare alla storia perché sono diventate importanti nel loro ambiente, hanno lottato per i loro diritti e hanno saputo affermare la loro indipendenza.
Ma il problema più grande è che molte di queste donne sono semisconosciute, di loro non si parla mai in tv o nei giornali, sono riuscite a lasciare un segno ma non vengono ricordate, si fa fatica a trovare lo spazio giusto per parlare di loro.
Questo libro è quel contenitore adatto per dar voce a queste donne che altrimenti resterebbero ancora emarginate in un piccolo spazio della storia. Il testo è formato da una selezione di donne che vengono definite “valorose”, la scelta è stata fatta a discrezione dell’autrice che è partita nel raccontare la loro storia, da una varietà di rosa che stata a loro dedicata.
Non ne citerò una rispetto all’altra perché per me, ogni capitolo è diverso e ogni personalità che ho incontrato in questo testo, merita di essere ricordata.
Naturalmente le valorose non sono solamente queste, ma possiamo considerare questo libro come la prima parte di una lunga enciclopedia alla quale, speriamo ogni giorno, di poter aggiungere un nuovo nome.
Perché per essere valorose non serve solamente avere un talento, ma basta avere coraggio, avere carattere e farsi rispettare nella vita di tutti giorni anche non facendo delle grandi imprese.
Il libro inizia con un commento da parte dell’autrice, che in poche pagine ricorda che la donna nonostante tutto è sempre in secondo piano rispetto all’uomo, anche se questi maschi a volte non sono nemmeno troppo talentuosi o intraprendenti. Come ci dice Serena” c’è un enorme spazio nel mondo per uomini mediocri, ma non c’è alcun spazio per le donne mediocri”, questo riassume il succo della nostra società, ancora maschilista e legata a retaggi e pregiudizi del passato.
L’autrice dedica qualche pagine alla descrizione della vita di queste donne, ho trovato che la scrittura fosse molto semplice e che il testo fosse scorrevole, però l’impressione generale che ho avuto è che fosse più una carrellata di nomi. Pensavo che sarebbe stato più una sorta di omaggio ma a mio avviso, queste biografie vanno approfondite e questo è solo un assaggio, che rimanda ad uno studio più attento.
Ho apprezzato di più la vita delle valorose che la struttura del testo così come è stata presentata nel libro, avrei sicuramente gradito un commento maggiore dell’autrice oppure almeno uno o due capitoli intermedi per parlare delle donne e delle condizioni che oggi abbiamo nella società.
Il libro si compone delle personalità delle donne che l’autrice ha scelto di raccontare quindi sicuramente risulta essere una lettura interessante, ma che ripeto deve essere solo un punto di partenza che va analizzata in maniera più ampia.
Direi infine, che ho trovato questo saggio stimolante e pieno di spunti per poter approfondire la biografie di alcuni di queste “valorose”, nel complesso l’ho trovato un testo gradevole e mi è piaciuta l’idea di partire da una varietà di rosa per parlare di queste donne.
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Commenti
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grazie per averla letta!
A presto
Alice
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