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Caporetto
 
Caporetto 2017-12-27 14:51:22 Mian88
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Mian88 Opinione inserita da Mian88    27 Dicembre, 2017
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Caporetto

Nato a Torino nel 1959 e specializzato in storia militare e del Medioevo, Alessandro Barbero è uno degli storici migliori presenti nel panorama italiano. Con “Caporetto” l’autore riesce non solo ad inquadrare in modo ineccepibile quelli che sono stati i fatti e il loro susseguirsi, ma offre altresì al lettore una perfetta sintesi di ciò che possiamo trovare in altre opere a firma Monticone, Silvestri, Pieri, Faldella, Fadini, Rommel etc , che a più riprese si sono occupati dell’argomento.
La compilazione dello studioso segue uno schema metrico chiaro, lineare e preciso, tanto che il conoscitore è accompagnato passo dopo passo nel rivivere della battaglia. L’opera ha inizio con una parte introduttiva dedicata agli austro-tedeschi, prosegue con la descrizione del crollo delle nostre brigate in appena due giorni per poi approfondire ancora storie e polemiche di vecchia data su responsabilità e colpe gerarchiche che hanno negli anni fatto parte di dibattiti e discussioni tra le più autorevoli fonti storiche. Barbero si sofferma ancora sulle caratteristiche del nostro apparato militare, evidenziandone lacune e inferiorità, scarsa combattività e resistenza della maggior parte dei reparti. Ovviamente lo scrittore non si risparmia nemmeno in merito al tentativo di chi ha cercato di rendere “vittoria” quella che nel concreto è stata una sconfitta, e per dimostrare la sua tesi offre molteplici prove a sostegno.
Non mancano altresì osservazioni sul fatto che “i tedeschi avevano capito da un pezzo che in guerra bisogna innanzitutto cercare di non farsi ammazzare” quando al contrario Cadorna si rifiutava di accettare e comprendere il dato o storie relative a ciò che sarebbe stato il futuro di certi protagonisti quali, a titolo di esempio, il maggiore Visconti Prasca (diventato generale di corpo d’armata nell’ottobre del 1940, destinato a comandare l’esercito italiano nella catastrofica invasione in Grecia, silurato da Mussolini e di poi unitosi ai partigiani dopo l’otto settembre per essere infine catturato dai tedeschi, essere deportato in Germania, riuscire ad evadere per unirsi all’Armata Rossa con la quale entra a Berlino).
Nel cercare di rispondere al perché della disfatta di Caporetto, il docente si tratterrà sulla scarsa competenza tattica dei reparti italiani, alla mancanza di iniziativa e di flessibilità, all’inadeguatezza e insufficienza delle armi dei comparti. Lacune e problemi a cui si aggiungono la stanchezza, la disaffezione, la pessima qualità dei rincalzi, l’inadeguatezza e impreparazione dei giovanissimi ufficiali, le condizioni di vita precarie a cui erano soggetti, la stanchezza, l’incapacità.
Il tutto è avvalorato da grande chiarezza di scrittura e da uno stile narrativo affatto pesante nonché da immagini visive quali cartine e schemi che favoriscono la comprensione di posizioni e strategie anche a chi ne è profano. “Caporetto” sa infatti essere tanto rigoroso e appassionante come un saggio quanto scorrevole e piacevole quanto un romanzo.
In conclusione, un ottimo trattato storico completo da ogni punto di vista, tanto narrativo quanto di approfondimento e ricerca.

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siti
27 Dicembre, 2017
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Grazie Maria!
Ciao Maria, ottima e puntuale recensione (come sempre del resto)! Stavo in effetti valutando se leggere questo saggio ma ero un po' indecisa per via dell'argomento (amo la storia ma temevo un po' di noia). Comunque mi sembra di capire che anche in questo caso Barbero è una garanzia!
Interessante presentazione, Maria.
Barbero è un buon divulgatore, virtù non molto diffusa fra gli storici italiani.
Lo sto leggendo ed è appassionante come La battaglia Storia di Waterloo, sempre di Barbero, Recensione esauriente e illuminante.
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Mian88
28 Dicembre, 2017
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Grazie a te Laura, di cuore!
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Mian88
28 Dicembre, 2017
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Grazie mille Chiara! Sono stata colpita e terrorizzata da questa opera non appena l'ho vista. La mole, infatti, non è irrisoria e il mio timore era proprio quello che potesse essere lentino. Invece, Barbero si è dimostrato una garanzia. Non pecca ne come stile, ne come riflessione ne tantomeno come contenuti.
Un saggio storico che a tratti non sembra nemmeno esserlo. Davvero piacevole e appassionante! Consigliatissimo!
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Mian88
28 Dicembre, 2017
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Concordo Emilio, soprattutto in materia di storici. Fortunatamente lui riesce a diffondere e ad appassionare. I suoi libri dovrebbero essere letti anche dai più piccoli perché riesce a toccare il cuore degli argomenti e a far riflettere su pro e contro di quel che è stato. :-)
Una garanzia.
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Mian88
28 Dicembre, 2017
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Caro Renzo, grazie di cuore. Non è stata una recensione semplice, è un saggio che si presta a molteplici riflessioni e su cui ci si potrebbe scrivere un trattato tante sono gli aspetti peculiari che colpiscono.
Non vedo l'ora di leggere il tuo commento a lettura ultimata.
E anche questo va dritto dritto in wish list! Grazie, Maria!
Mi fido della tua ottima analisi, complimentandomi con te per questa lettura che affronta un argomento così importanto e non certo leggero! La Storia piace molto anche a me, quindi aggiudicato! :)
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