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Volevamo uccidere Hitler
 
Volevamo uccidere Hitler 2017-09-30 15:50:05 Laura V.
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Laura V. Opinione inserita da Laura V.    30 Settembre, 2017
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Viva la Resistenza tedesca, e tutte le Resistenze!

Amo leggere libri di questo genere che sono una testimonianza diretta di chi allora c’era. Il tema della Resistenza tedesca, poi, m’interessa e mi appassiona in modo particolare: penso che essa riscatti l’immagine di un Paese e di un’intera nazione che avrebbe meritato ben altro. Personaggi come Claus von Stauffenberg e tutti i congiurati della celebre Operazione Valchiria, così come i ragazzi della Rosa Bianca (dico un nome per tutti: Sophie Scholl) e tanti altri che pagarono a caro prezzo l’opposizione al regime, rappresentano infatti l’altro volto, quello decisamente migliore, della Germania della poco gloriosa epoca nazionalsocialista. Non dimentichiamo – e di questo sono fermamente convinta – che la prima vittima del regime hitleriano fu proprio lo stesso popolo tedesco, dal momento che fu intenzionalmente programmata l’eliminazione fisica dei disabili e di tutti i “diversi”, mentre un’intera generazione di giovani, nata e cresciuta a partire dai primi anni Trenta, veniva snaturata e allevata soltanto al fine di odiare il prossimo e combattere all’insegna dei falsi e insani miti della Grande Germania e della purezza della razza. Uomini come Stauffenberg, Tresckow, Philipp von Boeselager, autore di questo libro, ma anche personaggi come il generale Rommel, appartenevano invece a un’altra generazione che aveva conservato onore e cuore: militari sì, ma non macellai e anche se qualcuno fra loro aveva inizialmente gridato “Heil Hitler” sulle ceneri della Repubblica di Weimar (andiamo a rivedere, per favore, le pesanti responsabilità del Trattato di Versailles del 1919 e pure del cosiddetto appeasement di Francia e Inghilterra poco prima del ’39…), si era presto reso conto dello schifo che il führer e tutta la feccia intorno a lui (Göring, Himmler, Goebbels, solo per citare illustre parte di quella merda) stavano compiendo ai danni del Paese. Un regime che, a dimostrazione di quanto tenesse al popolo tedesco, non cessò di innalzare forche ed eseguire sommariamente condanne a morte fino all’ultimo, con i russi ormai alle porte di Berlino.
Questo libro di Philipp von Boeselager, militare di professione insieme al fratello Georg e salvatosi solo perché qualcuno dei congiurati, pur sotto tortura, non fece il suo nome, mette in luce come buona parte della Wehrmacht, persino ad alti livelli, non fosse a conoscenza della reale portata dei crimini nazisti da parte delle unità paramilitari delle SS e se quel maledetto 20 luglio 1944 l’Operazione Valchiria avesse avuto fortuna, essa avrebbe anticipato, sia pur di nemmeno un anno rispetto a quel che poi fu, la fine della guerra salvando, a dir poco, milioni di vite umane.
A chi ancora oggi si permette di affermare che «per i tedeschi i campi di concentramento non ci sono stati» (e non faccio nomi), consiglio di andare a rivedere la storica foto di Willy Brandt (un altro perseguitato tedesco, non a caso, durante quegli anni tremendi) in ginocchio al ghetto di Varsavia e a chi abbia avuto la pazienza di leggere fino alla fine questo mio commento al libro in questione di guardare (o riguardare) le scene finali di un noto film dedicato all’Operazione Valchiria:

http://germanhistorydocs.ghi-dc.org/sub_image.cfm?image_id=161&language=german

https://www.youtube.com/watch?v=15r-CX992DU

Indicazioni utili

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Consigliato a chi ha letto...
... altri testi sulla resistenza tedesca (saggi, romanzi) e sulla storia della Germania nazista.
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Commenti

5 risultati - visualizzati 1 - 5
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siti
01 Ottobre, 2017
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Grazie Laura, preziosissima!
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Laura V.
01 Ottobre, 2017
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Cara omonima, su, non esageriamo...
Grazie a te! :)
Ottima recensione, non è mai facile trattare un argomento così spinoso.
A proposito di von Stauffenberg e dell' Operazione Valchiria, mi permetto di consigliare la visione dell' omonimo film con Tom Cruise nei panni del celebre colonnello, datato 2008.
Non è un capolavoro, ma resta comunque un ottimo film ben girato e capace di regalare due ore di assoluta tensione nonostante l' epilogo sia cosa nota.
In risposta ad un precedente commento
Laura V.
03 Ottobre, 2017
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Grazie, Iacopo! Sì, ho segnalato il film tramite quell'ultimo link inserito a fine recensione :)
In risposta ad un precedente commento
Vita93
04 Ottobre, 2017
Ultimo aggiornamento:
04 Ottobre, 2017
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Ah perfetto, non avevo aperto il link. Allora complimenti anche per la qualità del riferimento cinematografico.
Leggerò il romanzo, così da avere un quadro sempre più preciso di quel periodo.
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