Dettagli Recensione
Frida Kahlo a casa
Sebbene il nome di Frida Kahlo sia talmente altisonante da valere il titolo della versione italiana, io chiamero’ il mio commento come il libro in lingua originale : "Frida Kahlo a casa". Esattamente tra le mura della Casa Azul di Coyoacan e’ il centro di questo libro, il focolare della pittrice.
Nella cucina gialla e blu dove amava cucinare piatti elaborati, nel patio ricolmo di piante dove si rincorrevano i suoi cani, nello studio saturo di luce naturale dove dipingeva. Nell’intimita’ di un luogo che col tempo andava sempre piu’ elaborando e riflettendo l’immagine di chi lo visse.
La novita’ editoriale propone uno splendido volume biografico, a firma della messicana Suzanne Barbezat. La tenica dell’autrice non punta tanto sull’aspetto emozionale, facile preda degli avventori della dolorosa e passionale vita di Frida Kahlo . Si tratta piuttosto di una lucida e dettagliata esposizione dei fatti, fluente ed accattivante tragitto dal binario cronologico ben ordinato.
Il non plus ultra biografico si raggiunge immolando il potere visivo a supporto dei meri contenuti. Il percorso narrativo procede infatti accompagnato dai molti quadri e da numerose immagini fotografiche private, perfettamente coerenti col periodo narrato dalla Barbezat. E' un tripudio di olii su lamina, di grandi murales, di capelli neri intrecciati, di pesanti collane in pietra, abiti tradizionali, cavalletti, piazze ed edifici.
E’ un'esplosione di colore nei dipinti che si alterna al bianco e nero dei caratteri stampati e alle tinte ombrose delle foto d’epoca, sfumature che riportano alla natura aspra e rigogliosa delle distese vulcaniche di El Pedregal che Frida e Diego amarono intensamente. Un cactus rigoglioso nel pieno della stagione, il tronco tempestato di taglienti aculei scuri e grandi fiori dai colori vivaci. Un simbolo messicano che richiama la vitalita’ traboccante dell’artista che trasformo’ il proprio dolore in pennellate dai colori sgargianti.
Bellissimo, buona lettura.