Dettagli Recensione
Un eroe moderno
“ Esiste un passaggio dall’Oceano Atlantico al Pacifico. Io lo so, io conosco il luogo e il punto. Datemi una flotta e io mostrerò il passaggio e compirò il giro di tutta la terra da oriente a occidente”.
Uomo risoluto, impavido, dotato di grande forza di volontà e al contempo solo, animato da un grande sogno e capace di realizzarlo contro ogni difficoltà, il capitano portoghese strappato per lungo tempo agli onori dovutigli - si pensi che una delle maggiori preoccupazione di Zweig fu quella di chiarire con un sottotitolo l’identità dell’illustre sconosciuto- , incarna perfettamente l’ideale della virilità e dell’audacia per una generazione che, viste le vicende storiche, ha perso il coraggio di vivere, di amare e di lottare per i propri ideali.
La biografia del grande navigatore , oltre ad assumere per i lettori contemporanei la funzione di veicolare implicitamente siffatti pericolosi ideali, si pone inoltre come una delle numerose opere che andò a nutrire il filone biografico particolarmente in voga nella prima metà del ‘900 in Europa, e che allo stesso Zweig diede grande fama presso i lettori, tutti, anche i più comuni, anche quelli per i quali era fin da subito necessario specificare chi fosse l’oggetto della narrazione. Oggi potrebbe sorprenderci questa ignoranza, in realtà la lettura stessa chiarisce quale fu per molto tempo la gloria riservata al nostro eroe in patria, in Spagna e nel mondo. Insomma, rimasti affascinati dalla narrazione della sua titanica impresa, a lettura ultimata soffriamo per l’ingiusto destino, per la sorte avversa, per quella ironia della stessa sorte che attribuisce e dispensa allori a chi non li merita affatto. Compatiamo un destino avverso, dopo aver condiviso il trionfo della volontà materializzarsi nel bel sì strappato ad un re straniero ad armare una flotta di cinque navi , la fatica a dominare il mare, le ribellioni dell’equipaggio, la rada a pochi gradi di latitudine dal famoso estrecho senza essere consapevoli di esserci arrivati , la gioia di riuscire infine a superarlo e la conferma che una grande distesa d’acqua si affaccia per riportare alle meravigliose e tanto ambite isole delle spezie. Pagine animate da viva partecipazione contribuiscono a creare la necessaria empatia con un uomo che oggettivamente viene rappresentato con tutte le sue virtù ma anche con tutti i suoi limiti, e la narrazione di questi fatti storici, rigorosamente avvallata da tutte le fonti disponibili al momento, collima con il romanzo e si fonda in una mescolanza di generi che potremo non a torto definire biografia romanzata. Il piacere della lettura allora si impenna, dimenticate le prime lente ma preziosissime pagine, ci si ritrova immersi dall’incalzare degli eventi in un climax ascendente verso la pura avventura. L’introspezione psicologica è la regina della trama e ora siamo anche noi lì in quei cento orribili giorni in balia di un mare terribilmente pacifico con impresse negli occhi ancora le immagini dei curiosi patagoni, gli uomini dai piedi grandi, curiosi e assettati di verificare di persona i miti che circolano nella vecchia Europa sulle ricchezze di queste terre incantate, bramosi , se possibile, di estorcere anche qualche vantaggio personale oltre la gloria di far parte di questa spedizione che al porto di partenza nessuno attende più.
Neanche la fugacità della vita e una morte ridicola tolgono valore all’impresa perché “l’umanità viene durevolmente arricchita soltanto da chi ne accresce la coscienza e la conoscenza creatrice” e onore a chi l’ha fatto sacrificando se stesso a dimostrazione del fatto che il singolo individuo può trasformare la realtà materializzando sogni e illusioni. La precisa misura della terra è ormai conquistata.
Indicazioni utili
Commenti
4 risultati - visualizzati 1 - 4 |
Ordina
|
4 risultati - visualizzati 1 - 4 |
uno tra i migliori scritti biografici, di grande intensità tanto che alla fine del viaggio si cade in un senso di vuoto