Dettagli Recensione
Memoir
Corrado Lamberti aveva trentadue anni, una laurea in fisica e l’imbarazzo dell’umilta’ quando il 30 aprile del 1979 varco’ la soglia triestina dell’Osservatorio Astronomico per un colloquio con la direttrice : Margherita Hack.
Era un giorno di primavera, era l’inizio di una lunga collaborazione nella neo nata rivista scientifica “l’astronomia”che negli anni implico’ una frequentazione assidua tra Corrado, Margherita ed il marito Aldo. Proprio sulla base di questo rapporto professionale e di amicizia Lamberti compone questa sorta di memoir, aprendoci le porte di casa Hack per offrirci il lato umano e intimo di una grande scienziata stellare.
La profonda unione tra lei ed il compagno, la passione professionale, il carattere schietto, la mente sapiente e la penna divulgatrice, l’amore folle per gli animali ed il suo vegetarianismo sono alcuni degli aspetti che emergono dalla casa di via Besenghi , tra le stanze dominate dai gatti e da una biblioteca di circa ventimila volumi.
Lamberti e’ uomo di cultura e si evince dalla sua penna raffinata ed accattivante, i capitoli rivolti a Margherita Hack sono pregni di affetto e di stima. La parte centrale si dilata parecchio su un’autobiografismo forse inevitabile ma non contemplato nel titolo, molte le pagine che parlano della rivista e del lavoro dell’autore in redazione, allontanando l'epicentro Hack.
Complessivamente un piacevole tributo alla Signora dell'astrofisica, buona lettura.