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Quattromilaseicento anni fa
Quattromilaseicento anni fa nella valle di Giza...
Tronco, vado a capo e lascio incompiuto, perche' quattromilaseicento anni meritano ben una riga di onore, oltre ad un un titolo.
Tra le sette meraviglie dell'antichita' solo una resta tra noi, quasi intatta e , nonostante la tecnologia sempre piu' sofisticata, pregna di misteri irrisolti. E' la Grande Piramide di Cheope che ancora oggi, meravigliosa magica e imponente, possiamo ammirare ad un passo dal Cairo , un miracolo sopravvissuto per millenni al tempo ed alla barbarie umana.
Accanto a lei nella necropoli la piramide di Chefren, di Micerino e la Sfinge.
Proprio su questa sabbia, all'ombra dei colossi che un tempo avrebbero dovuto garantire l'accesso del sovrano al Sole, si ricostruisce la Storia della quarta dinastia dell'Antico Regno d'Egitto.
Zahi Hawass, noto archeologo ed egittologo che per decenni ha lavorato a questi siti, raccoglie nel saggio un resoconto dettagliato degli scavi . Propone una panoramica sui reperti che -anche volendo- non potremmo visitare, esplicandoci il minuzioso percorso con cui dagli oggetti riportati alla luce si tenta di ricostruire un passato così remoto.
Argomento estremamente affascinante quello delle antiche stirpi regali egiziane, luoghi ammantati di surrealta' per chiunque abbia avuto il piacere di visitarli, una missione faticosa ma seducente quella dell'archeologia sdrammatizzata ad ogni inizio capitolo con una mezza pagina di immaginazione.
La scrittura e' buona , l'argomento e' a tratti tecnico e sviluppato con dovizia di particolari, talvolta si accusa una certa stanchezza. Cio' non toglie che , intervallata la lettura con libri di altro tenore,
l'opera e' valsa bene il tempo dedicatole. Buona lettura.
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