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Una Versailles più intima
Versailles rappresenta un punto nevralgico della cultura, della storia, della politica e dell'economia francese. Tesoro d'arte e gioiello della politica assolutistica del Roi Soleil, la corte di Versailles si impone come arbiter elegantiae del gusto barocco e rococò, divenendo ben presto il modello per tutte le altre monarchie europee. I suoi fastosi saloni divengono il teatro di straordinari ricevimenti e dello scorrere imponente della storia: dai solenni balli dell'Ancien Régime al furore dei rivoluzionari francesi, dalla nascita e dal tracollo del Secondo Reich che si svolgono qua nel 1870 e nel 1918 ai summit presidenziali della Quinta Repubblica. Attraversare la celeberrima Galleria degli Specchi significa immergersi nei flutti trionfali e tragici della storia europea e mondiale. Proprio per questo lo Chateau de Versailles rappresenta uno dei cuori pulsanti del turismo francese: è l'accesso alla grandeur della nazione di Molière,Voltaire, Hugo e Proust.
Tuttavia non bisogna dimenticare che oltre i magnifici saloni della reggia si staglia quella presenza immobile e placida senza la quale svanirebbe l'atmosfera che incanta ogni giorno milioni di turisti ed è il parco. I boschetti di Le Nôtre costruiti con riga e compasso, gli spettacoli ottici delle fontane barocche, i sinuosi sentieri del Petit Trianon divengono lo scenario in cui si affiancano e intrecciano storie di regine, amanti, guerrieri ma anche visitatori di tutti i giorni, amanti dell'aria aperta che ogni giorno rinnovano l'incanto dell'eternità. E per rendere omaggio a questa Versailles più intima e quotidiana che il capo giardiniere del parco Alain Baraton ha pubblicato questo libretto in cui trattazione scientifica, autobiografia ed elegia si mescolano regalandoci visioni, inquadrature ed angolazioni del tutto inedite.
La narrazione parte da un evento traumatico: la terribile tempesta che il 26 dicembre 1999 sradicò più di 18.000 alberi. Tra i primi ad assistere a questa catastrofe è uno sconvolto Alain Baraton che vede il parco a cui da venti anni sacrifica tutto se stesso ferito nel profondo. Però lo sconforto lascia ben presto lo spazio al coraggio e alla forza con cui i giardinieri della reggia con l'aiuto dei militari e del governo sono riusciti a ridare vita a uno dei gioielli del patrimonio nazionale francese. Proprio per valorizzare questo polmone verde di Versailles che Baraton ci offre tutti i suoi numerosi anni di esperienza, tratteggiando con delicate tinte pastello aneddoti, curiosità, episodi della Versailles di tutti i giorni, della sua Versailles. Dalla rievocazione delle scenografiche coreografie organizzate da Luigi XIV per gettare l'aristocrazia nella prigione dorata dell'etichetta e del cerimoniale alle storie delle due gentildonne inglesi che agli inizi del XX secolo si erano perse nel parco ed erano finite, a quanto dicevano, indietro nel tempo alla corte di Maria Antonietta, l'autore con umiltà, ironia e accuratezza nei dettagli rievoca le tante persone che la storia ha messo da parte ma senza le quali oggi non ci sarebbe Versailles, come il giardiniere Richard che riuscì a preservare il parco dal progetto della Convenzione di dividerlo e venderlo in orti oppure di La Quintinie che rivoluzionò ne la coltura delle primizie e della frutta di stagione per poter rallegrare per tutto l'anno la tavola del Re Sole
Alain Baraton ci racconta con uno stile semplice, intimo e delicato le bellezze più sottili che il parco presenta ma anche la gioia della vita di giardiniere e l'evoluzione dei segreti del mestiere nell'ultimo quarto di secolo per donarci un quadro appassionato,vivo di un luogo che è riuscito a sostenere i colpi della storia dalla rivoluzione agli attentati terroristici, un luogo originato dalla Natura e che solo la Natura potrà disfare. Buona lettura!
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I giardini di Versailles sono bellissimi e vastissimi, per cui ci si può anche smarrire, soprattutto con la fantasia.