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Rinascimento italiano
“Pochi nomi nella storia sono stati più esecrati di quello dei Borgia. Contemporanei e posteri ne hanno fatto dei mostri capaci d'ogni frode e scelleratezza. Su di loro sono stati versati fiumi non d'inchiostro, ma di fiele.”
Con questa avvertenza prende le mosse una delle ricostruzioni più oneste e lucide che la saggistica ci tramanda della famiglia Borgia.
L'autore è Roberto Gervaso, l'anno di pubblicazione è il 1977.
La storia dell'intera dinastia, vita privata, papato e conquiste politiche, di per sé è complessa, ricca di eventi, di intrecci, di vittorie e cadute, da fare arenare la migliore delle penne e gettare nello sconforto anche il lettore storico più impavido.
Eppure Gervaso riesce in un questa operazione biografica, incrociando le vicende personali dei componenti della famiglia Borgia con gli accadimenti politici dell'epoca sul martoriato suolo italico.
Decine di volti passeggiano tra le pagine del saggio, gli Sforza, i Colonna, gli Orsini, gli Este, il Savonarola, eppoi i francesi, gli aragonesi; ma il focus rimane vivido sui visi e sulle faccende private e pubbliche di Rodrigo, di Cesare e di Lucrezia.
Il Rinascimento emerge più nitido che mai tra queste righe, carico delle sue zone d'ombra, dei veleni e delle congiure, ma anche delle consuetudini socio-politiche del tempo.
Il potere della Chiesa, il ruolo politico del detentore della tiara, il braccio di ferro con i signorotti che si dividono l'Italia come pezzi di un mosaico, gli sgambetti politici messi a punto con la stipula di alleanze ad hoc.
E' un'opera che nasce da un intenso lavoro storiografico, come testimoniano numerosi stralci di opinioni di studiosi disseminate lungo la narrazione; l'equilibrio di valutazione ed il bilanciamento dei pareri positivi e negativi, costituisce uno dei punti di forza di Gervaso “storico”, sempre esente dall'arroccarsi su di un'unica posizione, sempre pronto a prendere in considerazione entrambe le facce della medaglia.
Tra gli scritti che ci lascia in eredità Gervaso è senza dubbio quello più tecnico, quello più adatto ad un lettore che ami la Storia italiana e che voglia approfondire il periodo proposto; ma è un titolo da non scartare per tutti i lettori che sono incuriositi dalla eterna fama che avvolge i Borgia.
La penna è in prevalenza asciutta perchè questo richiede il tipo di narrazione, ma fa capolino comunque l'eleganza, l'armonia e la raffinatezza di un eloquio d'altri tempi.
Indicazioni utili
Casanova
Cagliostro
La monaca di Monza
Nerone
Commenti
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Gervaso rifugge sempre la faciloneria delle etichette unidirezionali ed anche in questa ricostruzione ne dà conferma.
Al contrario del testo di Spinosa sui Borgia, qua ho trovato più chiarezza, più analisi oggettiva e più scorrevolezza narrativa.
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