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Radici samurai
Ivan Morris dedico' i suoi ultimi anni di studio alla tradizione eroica giapponese, che comincio' a capire solo incontrando lo scrittore Yukio Mishima, cui l'inglese dedica questo suo (stratosferico) lavoro.
Effettivamente nella concezione occidentale governata dalla corsa al successo, basata su una societa' di antiche radici cristiane, la sconfitta e' miseria ed il suicidio mortalmente peccaminoso.
Diversamente, nell'antico Giappone, la dottrina buddista ma soprattutto i secoli di consolidata etica samurai pongono sotto una luce opposta i loro tragici eroi.
Esistono uomini la cui integrita' morale e la volonta' di agire sono destinate a una causa impossibile , una gloriosa sconfitta che termina con una morte autoinferta ed onorevole, pura e mirata a sfuggire l'inaudita vergogna della cattura.
Il nobile eroe sconfitto vivra' in eterno nel ricordo dei posteri. Il perdente, non il vincitore.
Il discorso e' molto ampio e complesso e non sono in grado di affrontarlo in poche righe, lascio il compito a Ivan Morris che e' un autore fenomenale. Ci propone l'argomento attraverso un percorso di dieci soggetti diversi, partendo da un presumibile anno 72 d.C. con il principe Yamato Takeru, l'archetipo dell'eroe giapponese, quindi procedendo nei secoli con le figure di memorabili samurai fino ai tempi piu' recenti, analizzando il fenomeno dei kamikaze del Pacifico.
Ben lontano da tutto cio' che puo' essere rimandato alla biografia romanzata, questo e' un saggio corposo, vuoi per la mole e vuoi per il contenuto. Cio' detto, Morris crea il compromesso perfetto.
Utilizza una penna curata ed un approfondimento genuino e peculiare, con una struttura del testo ed una passione che,sebbene i primi capitoli richiedano un certo impegno, preso il ritmo ci si ritrova poi completamente assuefatti dal testo, abbandonati, interessati, incuriositi, assorti , soddisfatti.
Immancabile per chi vuole comprendere l'ideologia del samurai, gli ameni meccanismi psicologici della tradizione nipponica e per chi vuole rivivere un millennio di storia del Giappone attraverso i grandi eroi tragici del suo classicismo.
" Oggi e' sbocciato,
domani i suoi petali saranno dispersi dal vento,
così e' il fiore della nostra vita.
Come potrebbe la sua fragranza durare in eterno ?"
Ivan Morris e' un saggista che non va solo letto, va anche stimato per la sua capacita' di produrre lavori così completi eppure piacevolmente compatibili con il pubblico inesperto. Buona lettura.
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Commenti
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Sì Silvia, peccato non ci sia altro da leggere di suo oltre al saggio Heian.
quando si incontra un autore che entusiasma si corre subito a consultare la sua bibliografia sperando in una mole di titoli da poter leggere....
Il testo mi incuriosice parecchio, parto alla ricerca della nobiltà perduta !
Grazie ancora del consiglio !!!
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Altri saggi sull'arte e sulla cultura giapponese sono compresi in un altro suo libro, "Il giro della prigione".
Ciao.