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"Uomini contro"
La narrazione è basata sulle memorie dello stesso autore inerenti la vita di trincea durante la Prima Guerra Mondiale, in particolare nell’anno che abbraccia il periodo tra Marzo 1916 e¬ Luglio 1917 sull’altipiano di Asiago.
In questo libro vengono raccontati degli episodi di guerra realmente accaduti a quei soldati facenti parte della Brigata Sassari inviati al fronte per mantenere una posizione e contrastare il nemico. L’orrore della guerra, delle battaglie e delle scaramucce si manifesta, in primis, nell’inefficienza del vettovagliamento, nella scarsa preparazione dei giovani ufficiali di complemento e nel fanatismo e ottusità di alcuni generali che non esitavano a sacrificare in modo spregiudicato e cinico i propri uomini pur di ottenere la personale gloria applicando il codice militare di guerra in maniera arbitraria che genera “mostri” e morte.
Da evidenziare l’applicazione della "decimazione" per punire gli atti di codardia di un reparto durante il combattimento in presenza del nemico (l’assalto alla baionetta): un soldato fucilato ogni dieci.
La guerra di trincea sfibra i fisici più robusti e annichilisce la mente; in ogni momento si rimane in attesa della famigerata distribuzione del cognac, preludio di un combattimento contro le mitraglie nemiche e del corpo a corpo. L’assalto è il momento più tragico della guerra, al cui confronto le sofferenze della trincea diventano trascurabili; si tratta di una manciata di minuti in cui il significato di “morte certa” permea l’anima del soldato in maniera fulminea e con devastante rassegnazione.