Dettagli Recensione
Marguerite e la sua voglia di vivere
Una biografia romanzata molto particolare, al centro della narrazione l'amore per la scrittura della protagonista cioè l'eccentrica intellettuale Marguerite Duras, famosa per i suoi libri e anche per le sceneggiature (Hiroshima Mon Amour ad esempio) e regie cinematografiche. I contrasti interiori, la voglia di scavare nell'animo per far fuoriuscire quelle verità e quei pensieri più nascosti, e magari scabrosi, sono le priorità di Marguerite durante tutto il percorso della sua esistenza, il tutto inframezzato da amori fugaci, relazioni passionali, incontri con famosi letterati e persone più disparate. Quello che mi ha più colpito, della variegata gamma di sensazioni che trasmette questo testo, è il contrastato rapporto tra Marguerite e sua madre, ricordiamo che la Duras era figlia di una insegnante e di un funzionario d'istanza in Indocina, all'epoca dei fatti colonia francese.Il resoconto delle traversie accennate prima è ben esplicitato nel libro "La diga sul Pacifico", in cui la protagonista parla della tenacia di sua madre nel voler perseguire a tutti i costi un obiettivo, cioè quello di impiantare risaie nel delta del fiume Mekong e allo stesso tempo della vita molto naif che lei e la sua famiglia conducevano nel Sud-Est asiatico, questo testo fu ben accolto dalla critica e dal pubblico , ma visto malissimo da sua madre e da cui ne scaturì una dolorosa frattura mai più risanata.
Concludo la recensione proprio riportando un pensiero di Marguerite nei confronti di sua madre, durante il viaggio che la sta portando proprio al capezzale della genitrice
"""Quando ci è mancato lo sguardo innamorato della madre, non basterà nella vita alcun successo a risarcirci. Soprattutto per una figlia femmina la mancanza di quello sguardo si traduce in insicurezza profonda , irreparabile, per tutta la vita e nonostante tutto"""
Intenso