Dettagli Recensione
PICCOLI "ORFANI" D'IRLANDA
L’autore è un giornalista con alle spalle numerosi libri che trattano soprattutto di politica. Sixsmith ha studiato a Oxford, Harvard, alla Sorbona e a S. Pietroburgo, specializzato in storia russa, ha fatto l’inviato per la BBC da Mosca, negli anni della guerra fredda, successivamente è stato responsabile della Comunicazione durante il governo Blair fino al 2002.
Il Capodanno del 2004 segna il primo passo che porterà il giornalista a scrivere questo libro, da cui è stato tratto un film vincitore di numerosi premi.
Martin, viene avvicinato da una donna di mezza età, che chiede se l’uomo è disponibile ad effettuare una ricerca molto particolare. La madre, di origine irlandese, ha appena confidato alla famiglia di aver dato alla luce in giovanissima età un bimbo, il quale è stato dato in adozione ad una famiglia americana, tramite una Congregazione di Suore. Da quel momento, la donna, non ha smesso di pensare al piccolo e di cercarlo, senza successo…. Inizia così per il giornalista una ricerca durata cinque anni, che l’ha portato a scrivere questo libro.
La storia si basa quindi su tantissimo materiale recuperato dal giornalista e da parti romanzate, soprattutto riguardanti l’infanzia del piccolo Anthony Lee.
Lo sconcerto per il lettore è assicurato, le pagine parlano di storia, di vite reali, di rapporti spezzati che lasciano segni incancellabili, che condizionano il futuro di molti.
Negli anni cinquanta, non era concepibile che in Irlanda una giovane donna potesse mettere al mondo un figlio illegittimo, era quindi consuetudine, da parte delle famiglie, allontanare e far rinchiudere le giovani ragazze definite “maddalene”, in conventi, dove suore senza scrupoli, assistevano le donne fino al parto facendole lavorare duramente, per separarle poi dai loro bambini, facendo firmare carte di rinuncia ai piccoli e a qualunque diritto da avanzare pretese su di essi nel futuro.
“le ragazze avevano il divieto di parlare tra loro, di rivelare la loro identità e persino il luogo dal quale provenivano. Le loro vite erano celate nel riserbo, nella solitudine e nella vergogna, “accantonate” si diceva “per riguardo alle famiglie e alla società”.
Migliaia di piccoli dunque, furono oggetto di un vero e proprio “traffico” di minori tra enti religiosi e famiglie abbienti dall’altra parte del globo, il tutto avallato da intrighi e sotterfugi tra Stato centrale e esponenti importanti del clero. Un vero e proprio scandalo insomma.
Da credente, non posso che rimanere sconvolta da quante malefatte sono state fatte nel nome del Signore…
E’ così che il piccolo Anthony Lee e la piccola Mary, all’età di tre anni circa, partono dall’abbazia di Roscrea, con destinazione Stati Uniti d’America, adottati dalla famiglia Hess (mamma, papà e tre figli maschi più grandi). I bimbi diventano quindi Michael e Mary Hess.
La vita semplice, silenziosa e tranquilla del Convento viene totalmente sostituita da un ambiente rumoroso, caotico, non privo di difficoltà per i piccoli.
In Mike, cresce sempre più la convinzione di aver commesso qualcosa di orribile, per fare in modo che la mamma lo abbia abbandonato, passerà tutta la vita pensando di non meritare amore e successo.
“Le nostre vere mamme non ci hanno voluto perché eravamo cattivi” sussurrò Mike, poi si fermò a riflettere su ciò che aveva detto.” Ci odiavano. Così ci hanno mandati via…..”
Il libro è scritto in modo scorrevole, i fatti storici che dipingono l’America tra gli anni sessanta e il duemila molto ben tratteggiati. La lotta di potere tra democratici e repubblicani, l’avvicendarsi di Presidenti quali Carter, Regan, Bush, le strategie, il clima politico, gli anni del boom economico, della scoperta dell’AIDS, dell’omofobia fanno da cornice alla storia personale di Michael Hess, avvocato, vice consulente legale presso il Comitato Nazionale Repubblicano dalla fine del 1980 all'inizio del 1990, gay.
Evidentissimo il dualismo che si trova a vivere quest’uomo… Importante esponente del partito repubblicano, il quale partito, osteggia apertamente le unioni gay, ritarda il più possibile anche a livello sanitario la presa di coscienza della vera e propria epidemia mortale che ha colpito duramente il paese. Michael deve tenere segreto l’orientamento sessuale che può costargli posto di lavoro e reputazione, anche con la famiglia adottiva.
Questa è la storia di un figlio, che ha sempre vissuto dovendo convivere con ciò che gli altri hanno sempre affermato, e cioè di essere stato abbandonato dalla sua mamma, alla qual cosa, nel profondo del cuore, non ha mai creduto. La vera mamma l’ha sempre desiderata, vagamente ricordata (anche se volevano convincerlo diversamente) e più volte cercata senza successo.
Lo stesso dicasi per la donna. Personalmente non si sono mai incontrati madre e figlio, dopo il distacco forzoso a cui sono stati sottoposti , ma le loro anime sono sempre state legate, ora più che mai, dopo che il destino ha voluto che Mike morisse di AIDS.
Da lettrice questa storia mi ha scavato dentro, troppo dolore, troppa ingiustizia. Anime segnate per tutta la vita, che compiono gesti sconsiderati solo per punirsi, per convincersi di non meritare la felicità, l’amore… Che mandano a rotoli la propria vita personale più volte, che toccano la realtà della depravazione, dell’alcool, pensando che questa sia la giusta punizione per un bambino talmente cattivo che anche la propria mamma l’ha abbandonato….
Mi dispiace Mike, per quello che ti hanno fatto, anima innocente, per quello che tu hai fatto a te stesso per tutta la vita….. riposa in pace.
Indicazioni utili
Commenti
7 risultati - visualizzati 1 - 7 |
Ordina
|
Era già da un po' che ero incuriosita da questa opera, con le tue parole mi hai definitivamente convinta; merita di essere letto.
Buona giornata
@Cristina: Penso proprio sia così.... Anche io ero molto curiosa all'inizio della lettura, di guardare anche il film, ma la vita di Mike è descritta veramente a tinte forti in alcuni passaggi, con frequentazioni ripetute in locali per soli omosessuali, esperienze di una notte con diversi partner, con tradimento senza remore del proprio compagno del momento, alla fine non ero più tanto convinta di voler vedere anche il film.... Da quello che dici però si discosta parecchio dalla storia reale....
7 risultati - visualizzati 1 - 7 |