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La disobbedienza civile
 
La disobbedienza civile 2009-01-04 12:25:37 prupitto
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prupitto Opinione inserita da prupitto    04 Gennaio, 2009
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LA DISOBBIDIENZA CIVILE

Thoreau(1817-1862) poeta,saggista e soprattutto pensatore libertario americano tra I piu' celebri scrisse il breve saggio sulla disubbidienza nel 1849 in occasione del suo arresto avvenuto nel 1846 per non aver pagato le tasse di un governo-quale quello americano-che promuoveva sia lo schiavismo che l'imperialismo.D'altronde, l'atteggiamento dell'autore verso il governo o il potere politico in senso lato, era esplicitamente ostile e non ebbe esitazione alcuna a manifestare l'auspicio che l'evoluzione dell'uomo consentisse all'umanita' tutta -in un futuro indefinito- di fare a meno dello stato e dell'esercito permanente,istituzione quest'ultima che si pone senza alcuno scrupolo al servizio di una ristretta oligarchia come una macchina docile e ubbidiente al punto che se I soldati fossero burattini di legno sarebbero altrettanto adeguati allo scopo per il quale sono stati fabbricati.D'altra parte,gli stessi funzionari statali non avendo alcuna coscienza morale sarebbero in grado di servire in modo inconsapevole-perche' meccanico-sia dio che il demonio.Al contrario, un uomo libero, negando ubbidienza al governo,resistendo ad esso dimostra che non solo non e' ammissibile ignorare l'ingiustizia ma che questa va combattuta apertamente e dimostra in tal modo' che l'acquiscienza della massa determina sostegno e obbedienza.Per onorare l'imperativo di liberta' della propria coscienza, bisogna essere disposti ad andare fino in fondo anche accettando la prigione che in fondo e' l'unico luogo dove un uomo libero possa abitare.D'altra parte, lo stato ha soltanto una superiorita' fisica e non di certo morale e il tentativo della massa di assimilare un uomo libero e' destinato al fallimento poiche' un uomo libero nella mente e' uomo che non potra' mai essere realmente imprigionato dal momento che qualsiasi potere per sussistere ha bisogno del consenso,consenso che non gli verra' mai dato da colui che esercita con giuzidio la propria capacita' critica.Fiducioso- nonostante tutto- verso I propri simili, il pensatore libertario deve sotto il profilo sociale contribuire a realizzare istituzioni politiche che siano giuste per tutti gli uomini e che trattino il singolo individuo con assoluto rispetto ponendolo al centro della propria azione politica e legislativa.

GAGLIANO GIUSEPPE

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