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Kimitake alias Yukio
Talora capita di avvicinarsi alla lettura di un saggio biografico per approfondire la conoscenza di un personaggio del passato o del presente; altre volte capita invece di iniziare a leggere le opere di un personaggio del mondo letterario e non, avvertendo forte la necessità di scavare nella vita personale e professionale del medesimo.
Se il personaggio in questione è lo scrittore giapponese Yukio Mishima, il supporto di un buon saggio biografico che ci fornisca un piccola torcia per attraversare la fitta selva letteraria partorita dall'autore, si rende non solo necessaria, ma fonte preziosa di riflessione e di spunti.
Il saggio è stato scritto da un corrispondente inglese di stanza in Giappone per lunghi anni, tanto da intessere rapporti stretti con Mishima, mediante frequentazioni in pubblico ed in privato, oltre al fatto di possedere un'ottima conoscenza del mondo politico e culturale nipponico.
Il lavoro di Stokes nasce da un'accurata opera di raccolta di informazioni tra tutti coloro che ebbero rapporti con Mishima, amici, familiari, colleghi letterati, giornalisti, uomini politici e militari; l'asso nella manica è dato dall'avere avuto la possibilità di conoscerlo di persona, senza filtri.
Difatti le immagini di Mishima che scorrono tra queste pagine sono estremamente nitide e suggestive, riportando al lettore l'intensità e la malinconia del suo sguardo, i suoi gesti, il suo abbigliarsi, il suo passo.
In questi frangenti Stokes riesce ad infondere umanità e calore al suo racconto, staccandosi dalla rigorosità giornalistica e giungendo a scavare nel cuore e nella mente di un personaggio davvero complesso, le cui infinite sfaccettature fanno sì che non si riesca mai a sviscerarlo in toto.
La compiutezza del saggio di Stokes sta nel fatto di aver abbracciato vita, produzione artistica-letteraria, impegno politico, ideologia di Mishima; tutti elementi strettamente concatenati tra loro, la cui analisi va condotta in parallelo sempre per non rischiare di incappare in interpretazioni errate e a senso unico.
Grande spazio viene dedicato ad una rilettura ed interpretazione critica degli scritti, fornendo al lettore ottimi strumenti per decriptare l'opera di Mishima, per cogliere la complessità del pensiero anche se celata sotto una prosa lirica e suadente.
Tirando le somme di questo saggio, possiamo affermare senza dubbio che evade dai confini stretti della mera opera biografica, per rivelarsi un lavoro completo, ricchissimo di citazioni, bilanciato nei giudizi, curato nel costrutto e nell'esposizione, aperto a scandagliare tutte le fonti, restio a fermarsi alle apparenze.
Un testo consigliato per chi avesse già iniziato a leggere Mishima, per comprenderne il valore della produzione letteraria e per dare qualche risposta agli interrogativi su l'uomo Yukio ed il suo pensiero.
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Commenti
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Un lavoro davvero ben fatto, di cui ho apprezzato la validità del contenuto e la scioltezza espositiva.
Interessante l'analisi dei testi, una critica efficace e ben ponderata.
Al momento del recensirlo mi sono accorta che si potrebbero scrivere pagine e pagine, perchè i temi trattati da Stokes sono tanti!
Avendo terminato anche io la tetralogia, mi è stato utilissimo per definire il grado della mia comprensione dell'opera, anzi mi ha fatto riflettere su certuni elementi che non avevo preso in considerazione....
ps: che ne dici prossimamente di provare anche il punto di vista dell'italianissimo Emanuele Ciccarella?
Potremmo dividerci :-)
Devo fare una ricerca di mercato, se li trovo usati ok, se no passo a te perche' io leggo solo libri di proprieta' . Nuovi costano troppo questi.
Ci aggiorniamo ! ( comunque sia credo ad aprile, prima dubito di riuscire a organizzarmi ).
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Wow che bello ti sia piaciuto cosi' ! Siamo troppo in sintonia Silvia, ci credi che quando ho scritto il mio commento volevo mettere quella frase per titolo ? Giuro !
Vorrei che Yukio vivesse per sempre. Poi mi sono chiesta : ma se fosse vissuto, sarebbe stato comunque lui ?
Io su quella pagina mi sono commossa un sacco :-)