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Erasmo secondo Zweig
Il saggio di Stefan Zweig sulla celeberrima figura di Erasmo da Rotterdam, si allontana dal tracciato biografico per giungere ad un'analisi del teologo e filosofo olandese del tutto personale.
Dopo qualche accenno ai natali ed alla formazione del giovane Erasmo, Zweig dirige la sua penna verso un approfondimento psicologico dell'uomo, elaborando un'opinione maturata dallo studio delle opere e delle lettere scritte dal teologo.
Il tema centrale dell'opera di Zweig è la netta antitesi tra Erasmo e Lutero; contemporanei, protagonisti dello scontro religioso e intellettuale del secolo XVI.
La penna di Zweig si accalora, freme, fatica a mantenersi neutrale durante la narrazione; egli prende a cuore le sorti e le vicende di Erasmo, figura da cui si sente attratto per vicinanza di formazione e di pensiero.
L'Erasmo rappresentato da Zweig è un uomo dalla mente vivace, studioso del mondo classico, latinista, letterato e filosofo, capace di riconoscere vizi e incongruenze della Chiesa.
Un uomo alle cui intense spinte intellettuali, non corrispondono altrettante azioni e prese di posizione; un uomo che rigetta il fanatismo a favore dell'opera di mediazione, sempre, fino ad essere tacciato di codardia.
Affiora prepotente tra le righe, la presenza di Zweig, che, tentando di comprendere le scelte ed il comportamento dell'uomo Erasmo e percependone una vicinanza, tuttavia ne riconosce la sconfitta e la debolezza, la mancanza di decisione nel perseguire le proprie idee.
Insomma appare la voce di uno Zweig che si spoglia dalle vesti neutrali di un saggista, per interrogarsi e interrogare il suo protagonista, per avviare un dialogo a posteriori col teologo, ricordandogli errori e mancanze.
Per fare ciò Zweig si avvale di numerosi stralci di lettere scritte da Erasmo, tra cui una interessante corrispondenza con Lutero, mettendo in risalto due animi contrapposti, vicini nel pensiero lontani nei mezzi con cui perseguirlo ed ottenere i risultati.
Un lavoro sui generis, questo saggio su Erasmo da Rotterdam , eppure interessante, vivace, un delizioso mix di elementi storici, di indagine psicologica, di passionalità narrativa.
Ancora una volta la penna dell'autore austriaco dimostra di oltrepassare il confine del saggio e di approdare sulle sponde di una terra a lui più congeniale, alla ricerca del volto umano dei personaggi da lui scelti.
E' una lettura di approfondimento, di cui è possibile goderne appieno se affrontata possedendo già delle nozioni sul protagonista o dopo aver letto qualche suo scritto.
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i saggi di Zweig sono letture particolari, possono non interessare grande parte di pubblico, eppure sono piacevolissimi e raffinati strumenti per approfondire personaggi o letterati del passato
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