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La vita è una meravigliosa avventura
Tiziano Terzani giunto al capolinea del viaggio incredibile intrapreso dalla nascita rilascia un’intervista al figlio Fosco, un lascito prezioso messo a disposizione di tutti, un inno alla vita.
Così, seduto comodamente nella casa di Orsigna Terzani ripercorre con il figlio gli anni passati, tira le somme, cerca il senso del proprio vissuto, con infinita pace e serena accettazione dell’imminente fine.
Colpiscono la lucidità di questa mente nonostante la grave malattia e la precisione nella descrizione dei fatti, dati e nomi collocati nello spazio temporale senza il minimo indugio.
Il risultato è una raccolta di esperienze di vita da cui emergono mille identità che si fondono in un unico e grande individuo; infatti, Terzani è un coraggioso giornalista, un abile scrittore, un instancabile ricercatore, un determinato anarchico, un pacifico meditatore, un simpatico compagnone, un padre alternativo, un innamorato marito, un inguaribile viaggiatore, amato e odiato, cercato e cacciato. Un personaggio sopra le righe, amante della verità assoluta e della libertà, senza peli sulla lingua con il costante bisogno di sapere fino in fondo, di entrare nelle cose, di esser parte integrante della Storia.
Il lettore attraversa l’Europa, l’America, l’Africa e l’Asia; insegue Terzani nelle spedizioni giornalistiche fatte a modo suo, familiarizza con gli ambienti da lui frequentati, di ogni tipo, colore ed odore e ne rimane incantato. Mi fa pensare ad un camaleonte, si adatta ad ogni nuova circostanza e luogo senza scomporsi e senza perdere le proprie convinzioni. lo potremmo definire un cinese mancato tanto è stato il suo puro amore nei confronti di questa cultura ed un figlio adottivo dell’India per l’affinità ideologica.
Libro interessante, profondo e utile sotto diversi punti di vista, un mix di storia, geografia, politica e cultura generale, non risparmia lodi e critiche. Una carrellata di persone e scenari, dalla moderna Columbia University alle antiche pagode cinesi. Essendo un dialogo tra padre e figlio, domanda e risposta, lo stile non è curato e ricercato, ma è semplice e diretto. Per me non è stata una lettura leggera e scorrevole, ho avuto bisogno di momenti di pausa per rielaborare e immagazzinare la quantità di informazioni. La seconda metà dell’opera è ricca di sentimenti e umanità, meno fatti e più pensieri, la parte finale è toccante, almeno per me lo è.
Cosa ha spinto Terzani a vivere una vita così intensa ed avventurosa? La curiosità e l’attrazione per la diversità in tutte le sue forme. Strano, spesso quest’ultima frena, per lui, invece, è sempre stata un incentivo.
Non mi resta che porgere all’affascinante saggio dalla barba bianca e alla sua famiglia che ha contribuito e permesso la sua formazione i miei complimenti ed a voi un augurio di buona lettura, densa di insegnamenti, stimoli e riflessioni.
“Io sono convinto che solo la diversità del mondo crea vitalità e dà maggiore libertà a tanta gente, mentre l’appiattimento secondo modelli prestabiliti non fa che esasperare certe situazioni ed eliminare tante belle alternative”
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