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La prima guerra mondiale
 
La prima guerra mondiale 2013-05-30 16:15:37 Renzo Montagnoli
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Renzo Montagnoli Opinione inserita da Renzo Montagnoli    30 Mag, 2013
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La prima guerra mondiale comprensibile a tutti

Di libri sulla prima guerra mondiale ne sono stati scritti tanti, e non mi riferisco ai romanzi, peraltro numerosi e assai noti come “Niente di nuovo sul fronte occidentale” di Remarque o “Addio alle armi” di Hemingway, ma ai saggi storici.
Non intendo citare le opere generali e corpose di Keegan, di Willmott o di Ferguson, e nemmeno la storiografia specialistica in ordine all’aspetto militare dal punto di vista strategico, oppure tattico (vedasi l’opera assai valida di Basil Liddell Hart “La prima guerra mondiale. 1914-1918”).
Quella che mancava era una trattazione organica e completa, ma resa facilmente comprensibile per un comune lettore, cioè un qualche cosa di esauriente, ma non da addetto ai lavori.
Ha provveduto a questa necessità Keith Robbins, che, in questo volumetto proposto da Mondadori fra gli Oscar e quindi a un prezzo accessibile, riesce nel quasi impossibile compito di fornire una visione d’insieme del conflitto scritta in modo accattivante e anche con apprezzabile sinteticità.
Il metodo adottato è quello di procedere per argomenti e per ciascuno di questi evidenziare solo gli aspetti più salienti.
Così le cause del conflitto sono parte del primo capitolo, a cui segue l’andamento delle operazioni belliche, visto più da un generale punto di vista strategico che da quello tattico; successivamente c’è un’ampia trattazione riguardante gli armamenti, poi si passa agli scopi dei belligeranti e, posteriormente a un’analisi del fronte interno, si perviene all’esperienza della guerra, con i riflessi letterari, i problemi demografici e quelli morali.
Penso che di più non si possa pretendere, alla luce anche di una sostanziale imparzialità di giudizi dell’autore, che non risparmia critiche nemmeno i suoi connazionali.
Per chi desidera conoscere un’epoca che ha segnato, e continua a segnare, gli anni successivi, senza dover sudare le proverbiali sette camicie per comprendere, mi sento di affermare in tutta tranquillità che questo libro è perfettamente rispondente allo scopo.

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