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8 settembre 1943
L’8 settembre 1943 è una data storica molto importante per gli italiani, data in cui Badoglio annunciò la firma dell’armistizio.
Questo libro racconta alcune delle vicende successe in quel periodo senza essere troppo pesante o ricco di date e di analisi che renderebbero il saggio troppo noioso, ma con uno stile incalzante e talvolta raccontando dei fatti esilaranti.
La narrazione punta soprattutto sulla sinteticità della storia e sui scenari che ci si poteva trovare di fronte.
In quella data moltissimi soldati italiani si trovarono rinchiusi in vari campi di prigionia.
Proprio nella stessa data entrarono in appoggio gli alleati i quali adottarono un’ambigua forma di non belligeranza.
In questi campi di prigionia non si riesce a capire nulla. Agli inizi tutti vengono trattati bene e poi di colpo qualcosa cambia e non vengono neppure serviti dei miseri pasti.
L’autore ha voluto farci capire che cosa è realmente accaduto in questo periodo della storia mettendoci davanti ad un clima infuocato.
Ci spiega che i carcerieri peggiori erano i francesi probabilmente incattiviti dal “voltabandiera” subito mentre quelli sudafricani ed australiani erano i più accomodanti di tutti.
Sta di fatto che per molti la prigionia durò ben oltre la fine della guerra e non si è ancora capito per quale motivo.
Ho trovato davvero molto interessante questo piccolo saggio, inoltre l’idea che ha avuto lo scrittore di inserire al termine del testo alcune foto dell’epoca è stata davvero geniale perché si può comprendere meglio la situazione che imperversava in questi campi di prigionia.
Quindi se siete appassionati di storia, vi consiglio vivamente anche questo saggio!
Buona lettura!
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