Dettagli Recensione

 
Ero un kamikaze. I cavalieri del vento divino
 
Ero un kamikaze. I cavalieri del vento divino 2013-04-14 14:38:20 misu
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuti 
 
4.0
Approfondimento 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
misu Opinione inserita da misu    14 Aprile, 2013
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Il vento divino

Chi erano i kamikaze? A questa domanda risponde questo interessante libro apparso di recente nelle librerie. Non si tratta né di un manuale di storia né di un tipico testo di saggistica incentrato sull’argomento della seconda guerra mondale.
Il testo in questione è una testimonianza diretta ovvero un racconto scritto da un pilota giapponese addestrato a diventare un kamikaze che però a causa di alcune circostanze ( condizioni atmosferiche ed fine del conflitto )non si era schiantato con il suo aereo bamba su una nave da guerra americana.
In sostanza si tratta di un racconto in prima persona, di chi ha partecipato al conflitto come aviatore per poi diventare un kamikaze.
Il libro si divide in parti temporali che abbracciano il percorso formativo del pilota giapponese.
Prima parte: dalla scuola al treno verso l’ignoto
Seconda parte: mentre le labbra dicono ‘arrivederci’ e gli occhi dicono ‘addio’
Terza parte: il cielo attorno a me era sereno, come se nulla fose accaduto....
Quarta parte: cari genitori, alle 7 lascerò questo mondo.....
Alla fine nel testo viene riportata la statistica dei risultati ottenuti dei piloti giapponesi ovvero il lettore viene posto di fronte a una sfilza di numeri che rendono l’idea dell’orre della guerra combattuta nell’Estremo oriente.
Il lettore che sceglie di leggere questa autobiografia scopre la psicologia, la mentalità, l’opinione personale del pilota giapponese e dei suoi commilitoni sugli eventi bellici, sugli alleati europei del Giappone, Germania nazista e Italia fascista, sul nemico americano e britannico. Dalle pagine del libro risalta l’assoluta devozione verso la figura dell’imperatore, considerato un essere divino, verso la sacralità del suolo della patria che non doveva essere violato dal nemico. L’idea della sconfitta considerata da ogni soldato, marinaio o pilota o istruttore giapponese impossibile per la loro patria cominciava a materializzarsi giorno per giorno con l’avanzata americana lungo le isole dell’oceano Pacifico. Questo atteggiamento di rifiuto categorico della resa portò alla scelta esaperata di ritardare nel tempo, quanto possibile, l’inevitabile esito della guerra per il Giappone: la sconfitta militare in uno scontro bellico con il nemico.
In quest’ottica deve essere vista la scelta dell’estremo scarficio dei piloti kamikaze giapponesi. Considerare i kamikaze solo dei fantatici è un approccio decisamente sbagliato. In sostanza possiamo considerare il loro scrificio un estremo gesto patriottico tipico di ogni soldato giapponese che con l’estremo scarificio della sua vita difendeva l’inviolabiltà non solo del suolo patrio ma anche la sacralità e la divinità del suo imperatore.
Il lettore ha di fronte una testimonianza unica ed eccezionale fuori dal comune. Con un linguaggio semplice e diretto l’autore illustra tutto il suo percorso non solo di addestramento ma anche emotivo e psicologico che l’ avrebbe dovuto portare alla tappa conclusiva del suo percorso personale ed professionale da soldato: la morte per la patria. Nel testo non ci sono giri di parole superflue , tutto è chiaro ed limpido, messo lì al posto giusto per illustrate la personalità di un pilota kamikaze. Che tipo di persona è un pilota del genere? Come considera il suo scarificio da soldato per la sua patria? Quali sono i suoi sentimenti per i propri cari? Come considera la morte? A queste domande risponde con semplicità ed estrema chiarezza l’autore. Il libro dunque si presta ad una scorrevole lettura che può suscitare interesse nei letteri appassionati di certi argomenti particolari di nicchia storica.
In conclusione un libro sicuramente da leggere con attezione per potere comprendere la mentalità di questi aviatori così determinati a difendere la propria patria e disposti a scarificare la propria vita con un gesto di estremo eroismo per fermare il nemico alle porte del Giappone in nome dell’amato imperatore e della patria.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Si consiglia di leggere un manuale di storia del Giappone. È utile dare un occhiata a un buon libro che illustri la guerra combattuta nell’ oceano Pacifico ed in Asia durante il secondo conflitto mondiale.
Trovi utile questa opinione? 
130
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

1 risultati - visualizzati 1 - 1
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Interesante storia di vita vissuta! Grazie della segnalazione e bella recensione, come sempre!
1 risultati - visualizzati 1 - 1

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Eleonora d'Aquitania
I diciotto anni migliori della mia vita
Tutankhamen
L'origine degli altri
Il tribunale della storia
Memorie dalla Torre Blu
Nulla è nero
Non per me sola. Storia delle italiane attraverso i romanzi
A riveder le stelle
Marco Polo. Storia del mercante che capì la Cina
The Queen. Diario a colori della regina Elisabetta
Margaret Thatcher. Biografia della donna e della politica
L'arte della fuga
Dante
Autunno a Venezia. Hemingway e l'ultima musa
Passione sakura