Dettagli Recensione
Terribile testimonianza sul 'senso' della guerra
Giugno 1916.
La Brigata Sassari si trova sull'Altipiano di Asiago, lungo il fronte orientale. E' una carneficina.
Il memoriale-romanzo di Emilio Lussu potrebbe anche riassumersi così.
L'autore, fervente interventista, è costretto a ricredersi in merito all'utilità della guerra. Perché il primo conflitto mondiale risulterà essere il "perfetto" mix di generali ottusi e presuntuosi, di tenenti altrettanto inesperti (eccezion fatta per Ottolenghi) e di gente comune, per la maggior parte analfabeta, che non sa nemmeno per chi o per cosa sta rischiando la propria vita.
Lo stile e il linguaggio sono ricolmi di frustrazione e di sanguinante lucidità, sentimenti tipici di chi ha ormai perso le speranze e attende l'arrivo della morte quasi come liberazione ultima.
La morale del libro? 8450000 morti, 21188000 feriti, 7751000 dispersi.
La morale vien da sé.
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per un libro a cui sono molto affezionato.
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