Dettagli Recensione
Il saggio sull’Olocausto
Siamo nel 1945 l’Armata Rossa è appena entrata ad Auschwitz, ma nessuno li aveva avvisati di cosa si sarebbe presentato dinnanzi ai loro occhi.
Videro alcuni dei sopravvissuti, dei “scheletri viventi” senza: un nome, un motivo per vivere e una dignità.
Erano gli ultimi, i superstiti a questo genocidio programmato.
In questo saggio l’autore ha deciso di descrivere i movimenti della resistenza e tutti i tentativi di ribellione da parte degli internati verso i loro aguzzini.
Le descrizioni di questo orrore sono palpabili, fanno rabbrividire le scene che l’autore ci mette davanti agli occhi.
Tutte le vicende descritte purtroppo sono vere, alcuni fatti non noti sono stati estrapolati dagli archivi degli ex-paesi comunisti dell’Europa orientale.
Spesso l’autore ha deciso di mettere in calce alle pagine le testimonianze dei sopravvissuti: sia ebrei che delle guardie naziste.
Non è affatto un saggio semplice, talvolta mi sarei voluta fermare per l’orrore che ho provato, ma la voglia di conoscenza mi ha fatto proseguire.
È un saggio duro, su una realtà altrettanto dura.
Un saggio che tutti dovrebbero leggere per capire quanto l’uomo può essere malvagio!
Buona lettura!
Il voto 3 alla piacevolezza non è per la mancanza di bravura da parte dello scrittore, ma per la durezza con cui sono stati presentati i fatti.
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