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Un massacro annunciato
Nel secondo dopoguerra la questione dell’Olocausto trovò spesso posto nelle ricerche della storiografia mondiale. La domanda di fondo rimane ancora oggi una sola: come fu possible un simile atto di brutalitàe bestialtà collettiva?
Prima di prendere in mano questo libro scritto da un esperto storico e gioranlista tedesco sul nazismo è utile tenere presente una serie di considerazioni: innanzittuto Adolf Hitler non fece mai mistero delle sue vere intenzioni, basta leggere il Mein Kampf. È sbagliato considerare il dittatore nazista l’unico colpevole. Per un massacro di tali proporzioni è necessario avere a dispoiszione un sistema capillare di mezzi e uomini che mettono in atto gli ordini ricevuti. In sostanza nell’eccidio sono stati coinvolti tutti gli apparati dello stato nazista senza alcuna eccezione. Tenendo conto di ciò il lettore può adentrarsi nella lettura di questo libro che offre un resoconto dettagliato dell’evoluzione dell’Olocausto: progetto, decisione, organizzazione, messa in pratica e modalità di escuzione.
In sostanza il libro risponde ad una domanda molto semplice: come fu eseguita la caccia all’ebreo in Europa? Dalle pagine di questo libro emerge un fatto inconfutabile. Accanto all’opertato criminale delle SS, in particolare delle squadere della morte passate alla storia con il nome di Einsatzkomando, emergono una serie di convivenze dei collaborazionisti locali nei paesi occupati dai nazisti in Europa che affiancarono l’ordine nero nella caccia e nei massacro della popolazione ebraica in Europa. I massacri si svolsero in due fasi : prima all’esterno, dietro le line del fronte e poi all’interno dei campi di sterminio e concentramento. I ghetti erano concepiti come una tappa di passaggio per la popolazione ebraica destinata a morire nelle camere a gas.
Con lucida e chiara semplicità l’autore da al lettore interessato tutti i retroscena storici senza sconti per poter capire la dinamica e la portata di un tale massacro. Nelle pagine del libro viene anche affrontata la questione molto dibattuta tra gli storici : si poteva fermare il massacro bombardando le linee ferroviarie sulle quali transitavano i convogli ? A questa domanda l’autore risponde fornendo una serie di prese di posizione degli angloamericani e dei sovietici che nel conflitto avevano scelto di dare l’assoluta precedenza alla vittoria sul nazifascismo ritenendo che solo la sconfitta delle potenze dell’Asse avrebbe fermato il massacro in Europa.
Il libro si presta ad una scorrevole lettura che però richiede dal lettore un’attenzione continua all’argometo trattato. I fatti sono esposti in modo chiaro e diretto senza giri di parole. Tutte le tesi sono corredate da fonti storiche documentate che rinforzano la qualità scientifica del testo. Si tratta di un tipco testo di divulgazione storica che però può essere considerato un utile testo di approfondimento pur essendo sintetico. La maestria dell’autre si dimostra nella sua capacità di dare un visione globale ed esaustiva ma allo stesso tempo approfondita dell’evoluzione della Soluzione finale del problema ebarico in Europa concepito dalla mente di Hitler, avvalato dai suoi seguaci ed eseguito dai suoi uomini più fidati : le SS.
In conclusione un libro sicuramente da leggere con la dovuta attenzione per chi desideri approfondire l’argomento.
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