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Una rivoluzione interiore
Tiziano Terzani con la sua ultima opera ci lascia il suo testamento. Un uomo che ha visitato gli angoli più remoti dell'Asia. E soprattutto ha sempre voluto comprendere fino in fondo la cultura dei popoli vivendola e osservandola dall'interno.
In quest'opera tenta di risolvere uno dei grandi quesiti dell'umanità: il senso della vita.
Vuole proporci un nuovo modo di vedere il mondo, un modo migliore. Lontano anni-luce dallo sfrenato consumismo e dalle logiche capitaliste che spesso ci privano di prendere per mano la nostra vita e modellarla a nostro piacere. "Io trovo che la cosa più bella che un giovane possa fare è inventarsi un lavoro che corrisponda ai sui talenti, alle sue aspirazioni, alla sua gioia", questo consiglia Terzani ai giovani, e ci assicura che "ognuno lo può fare, ci vuole solo coraggio, determinazione, e un senso di sé che non sia quello piccino della carriera e dei soldi".
Vedere il mondo secondo la sua prospettiva significa anche accettare la morte come parte della vita. Significa staccarsi da tutti i desideri e i legami che ci tengono attaccati alla terra. La vita bisogna viverla quando se ne ha la possibilità, per poi giungere all'atto finale con la consapevolezza di averla vissuta a pieno. Di averla "consumata".
Il libro si sviluppa lungo un'intervista del figlio Folco in cui Terzani racconta della propria vita cercando di aprirci ad una nuova prospettiva. Il messaggio che Terzani ci lascia è di tralasciare e accettare ciò che non compete a noi, come la morte o il dolore, e di prendere invece tutto ciò che possiamo e vogliamo prendere. Non quello che la società ci impone, ma quello di cui noi sentiamo il bisogno. La possibilità di essere quello che vogliamo. La libertà di essere diversi. E questa libertà possiamo averla solo accettando la diversità altrui e di conseguenza condannando qualsiasi forma di violenza con la pace. Questo infatti è un altro grande insegnamento che ci lascia Terzani dalla sua nuova prospettiva: la violenza genera altra violenza, ed dobbiamo stare attenti a non cadere in questo meccanismo distorto.
In conclusione il grande messaggio che Terzani ci lascia nel suo testamento ingloba tutte insieme le altre questioni appena citate e le riassume in una sola parola: "Rivoluzione". Una rivoluzione interiore, che ci aiuti a guardare il mondo con i nostri occhi.
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