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Due visioni del mondo in conflitto
Moliti storici si sono spesso posti questa domanda: perché i popoli dell’est e dell’ovest non possono vivere in pace ?
Nell’ arco della lunga storia dell’umantà si verificarono spesso scontri tra l’occidente e l’oriente oppure tra oriente e occidente. Uno di questi scontri ebbe luogo nell’antichità, quando si scontrarono le armate persiane contro con quelle greche in tre memorabili battaglie : Termopili,Salamina,Platea.
Anche in quell’occasione non si trattò solo di uno scontro militare, ma anche di uno scontro culturale ovvero stile di vita. All’epoca si scontratono due concezioni dello stato , del potere nonché del modello di società.
Questo evento segnò il destino del contiente europeo forgiando il suo aspetto culturale , filosfico e politico. Il modello persiano di pensiero con la sua concezione del potere non prevalse in Europa. La sconfitta subita dai persiani non fu solo una sconfitta militare ma anche rappresentò il netto rifiuto dei greci di accettare un modello colturale estraneo al loro stile di vita e di pensiero.
Il libro che abbiamo di fronte affronta il periodo storico delle guerre persine che vengono presentate dall’autore, esperto internazionale, in modo singolare. Secondo l’autore lo scontro tra persiani e greci fu uno scontro di civiltà: oriente contro occidente.
L’autore ci propone un preciso percorso a tappe: la grande via del Khorasan, Babilonia,Sparta, Atene, strinare la barba del re di Persia, l’ addensarsi della tempesta, con le spalle al muro, nemesi.
Dai titoli da capitoli risulata chiara la volontà dell’autore di non limtarsi alla discrizone dello scontro armato, ricercandone le ragioni e le conseguenze, ma anche di ampliare il suo discorso dando un resoconto dettagliato del tipo di società e del modello politico in vigore in Grecia e nell’impero persiano. Caprire i fondamenti di una società ( i valori morali, la concezione del potere che ne deriva) aiuta a capire i retroscena che portarono allo scontro tra il mondo persiano e quello greco. L’analisi dell’ aspetto culturale e filosofico traccia un quadro esaustivo delle differenze tra i due mondi a confronto sui campi d battaglia. In sostanza le guerre non sono solo il prodotto di interssi econmici ma anche racchiudono in sé dei valori morali considerati da una società fondamentali, dunque esportabili altrove. ll nuovo ordine di solito poggia su conquiste territoriali di uno o dell’altro contendente. Queste conquiste però devono essere inglobate in un preciso modello culturale e statale ovvero ideologico oppure filosofico. Questa potrebbe essere la chiave di lettura veicolata dall’autore in questo interessate libro.
Il testo si presta ad una scorrevole e piacevole lettura che però richiede dal lettore una continua attenzione al discorso veicolato dall’ autore che propone un quadro completo del mondo antico dell’epoca impreziosito da informazini dettagliate poste nel testo con lo scopo di chiarire i punti che potrebbro creare delle difficoltà di comprensione per chi non possieda delle nozioni profonde del periodo storico trattato. Le tesi proposte dall’autore sono sempre documentate da fonti storiche precise che danno all’opera un indiscusso valore scientifico.
In sostanza è chiaro che non si tratta di un manuale di storia , ma di un testo di approfondimento utile per chi è alla ricerca di ulteriori informazioni sulle guerre persiane.
In conclusione un libro di saggistica sicuramente da leggere con attenzione per potere avere una visione diversa delle guerre persiane che furono fondamentali per il destino non solo per la Grecia antica ma anche per tutta l’Europa. Se avessoero vinto i persiani l’Europa avrebbe avuto un volto diveso a partire dall’antichità.
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