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Luigi XVI. L'ultimo sole di Versailles
 
Luigi XVI. L'ultimo sole di Versailles 2012-07-20 14:40:05 Ale96
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Ale96 Opinione inserita da Ale96    20 Luglio, 2012
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L'inizio e la fine di tutto

“ Io muoio innocente di tutti i crimini di cui mi si accusa. Perdono gli artefici della mia morte e prego Dio che il sangue che state per versare non ricada mai sulla Francia! ” (Luigi XVI)
Con queste parole da dramma shakespeariano termina la rocambolesca e tragica vita di Luigi XVI di Borbone ( 1754-1793), simbolo della fine di un epoca fondata sull'assolutismo, ormai nominato Ancien Régime, e l'inizio di un'altra che prenderà tutto un secolo, l'800, ricco di novità e stravolgimenti, in primis i due imperi francesi di Napoleone I (1804-1815) e di Napoleone III (1852-1870).
Nato il 23 Agosto 1754 nella reggia di Versailles da Luigi Ferdinando di Borbone ( 1729-1765), figlio primogenito di Luigi XV e Delfino (erede) di Francia, e dalla sua seconda moglie Maria Giuseppina di Sassonia (1731-1767), Luigi Augusto di Borbone, duca di Berry, passò un' infanzia davvero difficile: prima di tutto non era destinato a divenire re poiché vi era il padre, che, come disse più volte Luigi, sarebbe riuscito a salvare il regno dal sangue della rivoluzione, e il fratello maggiore, Luigi, duca di Borgogna, a cui erano dirette tutte le attenzioni e, soprattutto, la preferenza della madre. Ma accadono delle sciagure: nel 1761 muore il fratello, nel 1765 il padre e nel 1767 la madre. Luigi diventa a 11 anni Delfino di Francia e viene costretto a una dura e confusa educazione che lo renderà goffo, timido e chiuso. In balia delle 3 Madames Tantes ( le 3 figlie nubili del re Luigi XV) e del suo bigotto istitutore, il duca de la Vauguyon, il giovane Luigi viene costretto a divenire adulto e allora si rifugia nelle sue passioni: la geografia, la caccia e il costruire i chiavistelli. Sposato alla più esuberante e bella Maria Antonietta (1755-1793) con cui avrà prima numerosi problemi legati al suo essere introverso e poi un rapporto di armonia e amore ( non sempre ricambiato), nel 1774 diventa re e, dopo esser stato soprannominato Louis le Désiré, nei suoi 18 anni di regno, tenta di salvare la Francia che era all'epoca una Grecia d'oggi ma priva degli aiuti della UE. Sommersa dai debiti, la nazione non ce la fa più e ciò porterà alla sanguinaria Rivoluzione, dove, al grido di liberté, égalité e fraternité, il fleur de lis borbonico sarà soppiantato dal tricolore. La furia popolare, intanto, sta cercando il capro espiatorio di tutte le gravezze inghiottite amaramente e lo troverà nella famiglia reale e nel suo re che...
Antonio Spinosa, con la sua ampia conoscenza e con il suo stile molto specialistico e ricco di testimonianze (tra le quali spiccano il malinconico testamento del re, il resoconto delle sue ultime ore scritto dal suo confessore, l'abate de Firmont, e il “Quare lacrymae” di Pio VI), è riuscito nel suo intento di riscattare questa vittima della Rivoluzione Francese da un errato giudizio ( purtroppo ancora presente) di molti storici il quale afferma che Luigi XVI fu un uomo apatico, goffo, grasso e debole che non ha fatto nulla per salvare la sua nazione. Invece egli modernizzò l'amministrazione, ridusse la pena di morte solo ai casi di alto tradimento, abolì nei suoi demani la servitù della gleba e avvicinò notevolmente il suo regno all'Austria degli Asburgo, alla Russia dei Romanov e all'Italia dei Savoia e dei papi. Tuttavia Luigi commise anche degli errori che avrebbero potuto mantenere saldo il trono della più nobile e florida dinastia regnate in Europa, i Borboni, tra i quali spicca la fuga a Varennes del 1791.
L'autore vuole mostrare che non fu solo il re a causare il collasso francese ma anche il fato e riguardo a ciò voglio citare la profezia sulla fuga della famiglia reale di uno dei personaggi più misteriosi di sempre, Nostradamus ( 1503-1566):
“ Di notte verrà per la foresta di Reines / le due parti al bivio. Herne, la pietra bianca, / il monaco in grigio dentro Varennes/ eletto capo [Capeto, nome concesso a Luigi prima di morire]. Causerà tempesta,fuoco, sangue, mannaia."
Questo è stato il libro che mi ha fatto sognare, piangere, amare e odiare. É stata l'opera che ho letto e riletto senza mai provar noia ma solo ebrezza per la Poesia del suo autore, a cui sarò grato per tutta la vita. Grazie Antonio!!! Grazie infinite per avermi fatto conoscere e adorare uno dei personaggi storici che mi è rimasto, rimane e rimarrà sempre nel mio cuore. Consiglio vivamente questo gioiello, a cui tuttavia bisognerà porre attenzione per comprenderlo in fondo. Buona lettura!

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Lo consiglio a chi ama la storia (specialmente il '700 e la rivoluzione francese) e i personaggi diffamati da essa.
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Commenti

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Bella recensione, molto accurata e sentita, intensa direi, si vede che ami questo periodo storico.... come sai io preferisco l'ottocento, e cosa hai scritto??? "Alla più bella Maria Antonietta?????" Sei di parte, ormai ti abbiamo perso (il noi è riferito a me, ma il plurale majestatis mi piace) ahahahahahahahah
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Ale96
20 Luglio, 2012
Ultimo aggiornamento:
20 Luglio, 2012
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Grazie mille!!! Maria Antonietta era più bella rispetto al marito grasso, con un nasone e con un espressione un po' come posso dire senza offendere Luigi... da stupidone.
La Reine invece aveva uno sguardo magnetico e affascinante; era piccola ma snella. Molto più charmante del marito... Non sono di parte, vi sono molto testimonianze, soprattutto iconografiche, a mio sostegno!!
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DanySanny
20 Luglio, 2012
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Sì, ma le bellezza è un concetto soggettivo, quindi io posso dire che il re sia più bello della regina se a me piacciono le persone grasse con il nasone e comunque sei di parte, Maria Antonietta è sempre al primo posto con il suo mento asburgico ;-)
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Ale96
20 Luglio, 2012
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Ma prova a confrontare il quadro di Callet di Luigi XVI e quello della Vigée le Brun intitolato Maria Antonietta con la rosa, ritenuto da vari cortigiani il più somigliante alla Reine. Anche se per te Antoinette non era chissachè era di sicuro più carina. Inoltre ci sono anche le movenze: Maria Antonietta presentava sempre un atteggiamento fiero, regale e dignitoso mentre Luigi era sgraziato, goffo e con una persona che non conosceva abbassava sempre il mento come se inciampasse( lo ha detto Horace Walpole). Se non ti convinco guarda chi ha interpretato Luigi XVI nel film Marie Antoinette del 1938. Vi è una scena che mostra proprio questo atteggiamento di Luigi.
PS qua non è valida la mia massima de gustibus..
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DanySanny
20 Luglio, 2012
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La massima è sempre valida poi, sinceramente, per me possono essere anche i regnanti più brutti/belli di sempre, ma per me vale ciò che hanno fatto.... e comunque io disprezzo i re in generale, possono anche essere i più bravi, ma mi dà fastidio il loro potere....
Complimenti Alessandro! Non è facile, credo, leggere e commentare un libro che parla di un periodo storico e di un personaggio così controversi, senza cadere nel banale o nella retorica. Tu ci sei riuscito alla grande, onore al merito:-)!
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Ale96
21 Luglio, 2012
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Grazie mille Federica!!!! All'inizio era un po' sconvolto per tutte quelle citazioni e per tutto quel francese...ma con pazienza e curiosità sono riuscito ad andare avanti ed il libro ha proseguito fluidemente fino alla conclusione lasciandomi veramente estasiato!!!! Questo sarà uno di quei libri che ti rimarranno sempre impressi nel mio cuore!!! Inoltre è stata proprio questa opera a farmi appassionare alla storia, al '700, a Luigi XVI e soprattutto a sua moglie, Maria Antonietta che è l'esempio per eccelenza di un'infangatura storica, come quella di Lucrezia Borgia. Io credo, come molti studiosi odieni, che bisogna diradare la fitta nebbia di calunnia e menzogna che avvolgono ancora questi personaggi e Antonio Spinosa ci è riuscito al meglio!!!!!
Non è semplice leggere Spinosa.......
è uno storico-biografo di valore ma dallo stile abbastanza complesso!!!!!
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Ale96
18 Agosto, 2012
Ultimo aggiornamento:
18 Agosto, 2012
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Infatti la lettura è stata molto impegnativa ma ne è valsa assolutamente la pena.... :-D
Questa mattina ho terminato di leggere un'altra opera di Spinosa: "Paolina Bonaprte, l'amante imperiale". Mi è piaciuta molto!!!!!!!!!! Quando inseriranno il libro aggiungerò la mia recensione.....
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silvia71
19 Agosto, 2012
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Ciao Ale, hai mai letto qualche biografia su Napoleone?
Io volevo cimentarmi in quella di Max Gallo, ma la suddivisione in quattro volumi mi sembra molto dispersiva e ultradettagliata.......
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