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Non una, ma cento
Tutti, chi più e chi meno, si sono imbattuti nella lettura del diario di Anne Frank, la ragazzina che abitava a Francoforte e che ha vissuto l’orrore della Shoah.
Questo non è un libro leggero, già l’immagine riprodotta sulla copertina è forte, rappresenta uno dei tanti bidoni di acido utilizzati per sopprimere gli ebrei nelle camere a gas.
Da questo libro esce un grido di dolore che si innalza dalla gola di cento: donne, bambine, adolescenti, ragazze, anziane, giovani, casalinghe, studentesse, operaie … Tutte legate dal loro nome (Anne) e dalla terribile sorte. Le città si susseguono, ai campi di transito i quali si susseguono: ai ghetti, i convogli fino ai campi di deportazione ed alla loro fine.
Un libro di vittime legate dallo stesso nome, ma uccise da diversi carnefici.
Sapevo che durante il genocidio degli ebrei erano state soppresse 6.000.000 di vite, ma non sapevo che ben 100 di queste erano omonime, legate dallo stesso triste destino.
Ogni vittima è stata numerata, non posso che calcolare la loro età e ripensare alla loro misera e triste fine.
Un libro forte, difficile da terminare.
Mi ero bloccata a metà e poi l’ho ripreso, l’ho terminato.
Ho pensato e riflettuto su tutte quelle donne trucidate.
Lo scrittore, Roberto Malini è riuscito a far “parlare” e farci ricordare queste cento vittime attraverso questo libro.
Un libro per non dimenticare e per commettere di nuovo lo stesso errore.
“Una singola Anne Frank desta più commozione delle miriadi che soffrirono come lei, ma la cui immagine è rimasta in ombra. Forse è necessario che sia così; se dovessimo e potessimo soffrire le sofferenze di tutti non potremmo vivere” [Primo Levi]
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Commenti
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Anche "Deviazione" è un libro molto forte
ci sarà in questo sito?! vado a cercarlo... grazie
Ci piace proprio star male!!!
Io non riesco a leggerli....
:)))))))))))))))))
Non riesco proprio...
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lo metto in lista... grazie!