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Scelte fatali
 
Scelte fatali 2012-05-11 19:09:13 misu
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misu Opinione inserita da misu    11 Mag, 2012
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Le decisioni difficili

Capire gli eventi storici è il compito degli storici, ma la storia non è solo costellata dagli avvenimenti, trattati o guerre. Anche le decisioni di singoli statisti assumono un particolare valore in determinate circostanze ed possono incidere anche sulle guerre. In breve tutte le decisioni non sono uguali.
Questo interessante libro, scritto da un esperto di fama mondiale affronta un particolare problema storico; le decisioni prese dai capi di stato, dittatori, primi ministri o presidenti dell’epoca nel prima fase della seconda guerra mondiale.
L’autore del libro prende in esame un determinato periodo del secondo conflitto mondiale: gli anni 1940 e 1941.
Prima di affrontare la lettura bisogna tenere persente che in quel periodo le due futrure superpotenze , Stati Uniti d’America e l’Unione Sovietica , non erano ancora coinvolte nel conflitto, anche se l’URSS aveva partecipatato alla spartizione della Polonia con la Germania nazista nel settembre 1939. Tenendo conto di ciò possiamo avventurarci nella lettura del testo.
Ogni capitolo illustra i retroscena di una decisione fatale. Si parte dalla primavera del 1940, quando il governo britannico decide di combattere, poi nello stesso anno Hitler decide di dare il via al suo piano d’invasione dell’URSS, nello stesso anno Il Giappone decide di espandersi ulteriormente in Asia e in fine in Europa Mussolini entra in guerra. Tra il 1940 e il 1941 il presidente F D Roosevelt decide di appoggiare la Gran Bretagna fornendole ogni tipo di aiuto, Stalin invece ancora nel 1941 sceglie di fidarsi di Hitler. Nello stesso anno F D Roosevelt sceglie di attuare una guerra non dichiarata fornendo aiuti a chi si oppone alle potenze dell’Asse, mentre nello stesso anno il Giappone decide di aprire le ostilità contro la potenza americana. Alla mossa nipponica sono legate le dichiarazioni di guerra Hitleriana e Mussoliniana agli Stati Uniti. Nello stesso anno , il 1941, Hitler prende la decisione di sterminare tutti gli ebrei in Europa.
Il precorso di lettura è scadenzato periodicamente, dunque il precorso temporale assume un particolare significato in quanto ci dimostra che gli avvenimenti storici non sono solo concatenati tra loro ma anche sono il risultato di una serie di decisioni prese nelle varie capitali dei paesi belligeranti. Da ciò risulta chiara l’ampia dimesione di una decisione presonale di un statista.
Arricchito da particolari ed informazioni storiografiche nonché citazioni interessanti, frutto di un’approfondiata ricerca dell’autore, il libro si presta ad una piacevole e scorrevole lettura. Senza alcun dubbio è arrivato nelle librererie un testo di alta levatura scientifica scritto però in modo tale da renderlo comprensibile ad ogni lettore interessato all’argomento.
In conclusione un libro sicuramente da leggere con la dovuta attenzione per potere capire quali decisioni avevavono incanalato la seconda guerra mondiale su un determinato percorso.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...

Si consiglia di leggare testi storiografici sulla seconda guerra mondiale, in particolare è utile approfondire questi argomenti ; le potenze dell’Asse, l’alleaza angloamericana e il ruolo dell’URSS avuto in guerra.
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Commenti

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Alle volte i libri di storia sembrano dei rigidi e monotoni percorsi , inesorabili nel loro succedersi come l'incedere di un treno sui binari. E' andata a finire cosi, dicono molti storici, per tutte queste ragioni che ora vi descriverò . In realtà gli avvenimenti storici sono spesso il risultato di eventi fortuiti, di errori di calcolo che ai contemporanei invece sembravano scelte geniali o viceversa. Per andare alla seconda guerra mondiale, va detto che la vittoria della Germania nazista o comunque un assetto dell'Europa che prevedesse un dominio tedesco appariva acquisita nel 1940 , quando l'intervento diretto americano sembrava lontano e l'URSS di STALIN era un oggettiva 'alleata di Hitler e ancora possibile nel 1942 quando l'Armata Rossa sembrava sul punto di crollare. Per fortuna non fu cosi, ma furono gli errori fatali di Hitler ( risparmiare il corpo di spedizione inglese a Dunkerque, invadere la l'URSS a metà giugno 1941 invece di un mese prima, trascurare incredibilmente il fronte africano, non informare mai il giappone , in teoria suo alleato, dei suoi progetti ) a determinare l'esito finale più che le abili strategie degli alleati !!l Il presidente Roosevelt che molti presentano come il grande e coraggioso campione della libertà, fu contento della dichiarazione di guerra di Hitler dopo Pearl Harbour , perchè aveva il fondato timore di non riuscire a convincere il Congresso ad aprire le ostilità per primo contro i nazisti !
Molto bella la tua recensione, avvincente e ben documentato questo, come altri, saggi di Kershaw, uno di più importanti studiosi al mondo del nazismo.
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