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Lei così amata
La Mazzucco elabora un romanzo complesso e incredibile attorno alla figura di una donna il cui ricordo col passare degli anni si è sbiadito fino ad essere dimenticato: si tratta di Annemarie Schwarzenbach (1908-1942), cittadina svizzera , figlia di aristocratici e industriali, scrittrice e giornalista.
Quella di Annemarie fu una vita complicata, corrosa da un mal di vivere, dalla ricerca continua e disperata di un felicità che sguscia via, compromessa dall'uso di droghe, annientata dalla solitudine, sfruttata da amici non sinceri.
Quale è l'intento della Mazzucco? Scrivere una biografia?
Ebbene no.
La penna poderosa e geniale dell'autrice, partendo da un lavoro di ricostruzione fedele e minuzioso, ci regala l'anima di una donna d'altri tempi, estremamente moderna nella sua forma mentis, nel suo sentire, nel suo provare emozioni, nel suo bisogno di svincolarsi dagli stereotipi impostigli dalla famiglia e dalla società cui appartiene; un'anima libera e intrappolata al tempo stesso, un'anima incompresa anche da chi la dovrebbe amare incondizionatamente, un'anima che cerca appagamento e serenità.
I dolori e le inquietudini di Annemarie bucano queste pagine prepotentemente, non per rispondere ad un puro dovere cronachistico; bensì per farne il simbolo di tutte le persone che si sentono nate in un tempo ed in un luogo sbagliato, di tutte le persone che si gettano a capofitto in esperienze folli e pericolose alla ricerca di una luce sfuggente, di tutte le persone in fuga da una vita stretta e insoddisfacente.
La narrazione calda e corposa della Mazzucco riporta alla vita una donna dimenticata dalla storia e dalle cronache, una donna scomoda da ricordare, una donna ribelle e controcorrente che scandalizzò la sua epoca tanto da interpretare la sua diversità e la sua tristezza come sintomo di pazzia.
Un ritratto forte e affascinante, che trasmette tanta commozione al pubblico; un racconto che scorre come un fiume in piena, impetuoso e inarrestabile.
Per chi conosce lo stile raffinato e rigoglioso dell'autrice, questo romanzo ne conferma la grandezza e la potenza di un narrare in profondità, entrando nel cuore del suo personaggio, cogliendone le sfumature, i pensieri, come pochi sono in grado di fare.
Per coloro che non conoscono la Mazzucco, l'impatto provocato da questa lettura, a tratti può essere soffocante, in quanto l'autrice non concede pause, ma ti trascina in una galleria di osservazioni e di analisi, dove il particolare assurge ad elemento chiave per comprendere l'animo dei sui protagonisti.
Ben studiata e pertinente l'amalgama creata tra i fatti realmente accaduti e documentati dai diari dell'epoca, e le immagini partorite dalla fantasia dell'autrice; nessuna stonatura, nessuna incongruenza, anzi, la fluidità narrativa è impeccabile.
E' una lettura impegnativa ma preziosa, ricca, avvolgente, che ci consente di confermare la Mazzucco tra le più grandi narratrici italiane contemporanee.
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Commenti
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Non posso fare altro che consigliare di leggere la Mazzucco; è una grande narratrice.
Grazie.
Grazie Silvia. :-)
ho letto quasi tutto della Mazzucco, la annovero sicuramente tra le mie autrici preferite!!!
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