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Pappagalli verdi
“cambiano i paesi, i nomi, il colore della pelle, ma la storia di questi sventurati è tragicamente simile. C’è chi sta camminando in un prato , chi gioca nel cortile di casa o sta seguendo le capre al pascolo , chi zappa la terra o ne raccoglie i frutti. Poi lo scoppio”
E’ un viaggio intorno al mondo questo libro Afganistan Iran Iraq Perù Somalia Ruanda Angola Sarajevo cambiano gli scenari ma la tragedia è sempre la stessa : la guerra e le macerie che crea . Leggere “pappagalli verdi” è come entrare dentro un film dell’orrore, peccato che non sia finzione, è tutto vero, queste sono le situazioni che trovano i volontari di emergency, persone speciali che hanno rinunciato alla propria vita per salvare quella degli altri , per dare a queste popolazioni colpite dalla guerra una, se pur piccola, speranza in più, è una goccia nell’oceano ma è bellissimo sapere che c’è ancora qualcuno che si batte per loro, contro i signori della guerra.
Un libro sicuramente da leggere, non ha i filtri che ci mettono i mass media, spesso doverosi per nascondere scene che non saremmo in grado di guardare , è la realtà, quella che tutti dovremmo conoscere.
Impossibile estrapolare episodi più significativi dal testo, è tutto fondamentale ed interessante nella sua tragicità.
Ho messo piacevolezza 3 perchè non si può certo definre piacevole come lettura, ma doverosa si a quello metterei 5
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ottima segnalazione, Katia !!!