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Una vittoria non troppo scontata
A volte capita di dare per scontate determinate vicende storiche, ma sempre non è così. Nel caso delle guerre la vittoria o la sconfitta dipendono da molti fattori come ad esempio l’abilità strategica dei vertici militari, le capacità di mobilitazione dei mezzi di produzione e delle risorse umane nonché le disponibilità energetiche e delle risorese naturali dei belligeranti in conflitto, le alleanze e gli accordi politici da essi stipulati.
Il libro che abbiamo di fronte affronta l’argomento della seconda guerra mondiale, spesso affrontato dalla storiografia, in modo diverso ponendosi appunto questa domanda.
Chi si accinge a prendere in mano questo interessante testo storiografico non si troverà di fronte il tipico elenco di battaglie combauttute sui vari fronti del conflitto mondiale o l’analisi dettagliata dei incontri diplomaciti dei protagonisti della guerra di una o dell’altra parte. I libro parla dunque di guerra in modo totalmente diverso ponendo l’accento sui mezzi e le risorse che hanno reso possibile la vittoria angloamericana e sovietica nella seconda guerra mondiale.
Il punto di partenza è in pratica la risposta ad una domanda molto semplice : ma la vittoria della compagine anti-nazifascista era prevedibile o non prevedibile. Trovare una risposta esaustiva a questa domanda diventa per l’autore di capitale importanza per poter capire le dinamiche nascoste della seconda guerra mondiale. A questo capitolo introduttivo sono in pratica collegati tutti gli altri capitoli del libro nei quali si affronta per esempio la guerra cambatutta sui mari, la guerra terrestre e la guerra aerea cercando di mettere in risalto i mezzi tecnologici con i quali venivano affrontate le battaglie. (tipi di navi, piccole o grandi, carri armati, bombardieri, bimotori quadrimotori). Una particolare atttenzione viene posta dall’autore nell’affrontare l’argomento della produzione di massa al quale sono legate le innovazioni tecnologiche che in defintiva avevano determinato la potenza militare dei due schiramenti in conflitto.
Le guerre però sono anche vinte dagli uomini e non solo dalle macchine perciò l’autore si sofferma sulla questione delle alleanze politiche e la loro capacità di mobilitazione interna ed esterna. In breve qualle alleanza risultò più efficace in guerra, quella tra Hitler e Mussolini in Europa o quella di Churchill,Roosevelt, Stalin? Analizzando i risultati sui campi di battaglia e il tipo di mezzi usati nonché i rapporti personali instaurati riuslta chiaro che alla fine la ricetta giusta per ottenere la vittoria l’avevano trovata i Tre grandi sia in Europa che nell'Estremo Oriente contro il Giappone militarista.
In sotanza un libro senza alcun dobbio interessante, arricchito da approfondimenti e riscontri storici ampiamente documentati che però si presta ad una scorreole e piacevole lettura.
In conclusione un libro sicuramente di elevata caltura scientifica da leggere con la dovuta attenzione per scoprire le ragioni della vittoria angloamericana e sovietica in Europa.