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Combattere per il Führer
Prima di avventurarci nella lettura di questo libro è utile chiederici chi erano le SS? In Breve le SS erano delle fromazioni militari schelte preposte non solo a garantire la sicurezza di Hitler ma anche ad essere i custodi della sicurezza del Terzo Reich e dell’Europa occupata. In pratica possimo considerarle un esercito parallelo alla Wehrmacht con funzioni anche di polizia e repressione. Chi entrava in questi reparti effetuava una scelta ideologica e razziale.
Il libro che abbiamo di fronte affronta questo argomento. In sotanza ci spiega le ragioni che avevano portato il giovane belga Léon Degrelle ad aruolarsi volontariamente nella divisione blindata SS Wallonie.
Giunti a questo punto dobbiamo però fremarci ed aprire una parentesi storica: nella sua ideologia razzista Hitler aveva in mente una precisa scala rezziale dei popoli in Europa . In sostanza razzialmete i popoli europei non erano tutti uguali. Chi era ritenuto più vicino alla razza germanica ovvero ariana poteva aspirare ad un destino meno infausto, perciò non tutti erano ugualmente degni ad entrare a far parte delle SS. Essere fiamminghi o valloni in Belgio, secondo la logica hitleriana, significava innanzitutto essere simili alla razza germanica oppure appartenere ad una razza inferiore destinata ad diventare schiava od a essere sopressa.
Chiarito questo punto possimo intraprendere la nostra lettura. Il racconto ci mostra la guerra vista dal punto di vista di chi combatteva per l ‘oridine europeo hitleriano, dunque né condivideva il fine e i mezzi di attuazione ( eccidi e stremini inclusi). Questa idea di di fondo emrege lampate nelle pagine dell’ libro in questione. Al fattore personale si aggiunge il fattore ideologico ed razziale. Infatti Léon Degrelle non combatté in occidente ma fu mandato a est, dunque per sua scelta combatté il cosiddetto bolscevismo giudaico considerato dal nazismo il menico numero uno. Si trattò dunque di uno scotro tra civiltà e barbarie.
Il libro è in pratica il ritratto di chi fino all’ultimo avvalò senza rimorso o spirito critico un‘ idea di dominio razzista ritenendo giusta una guerra di sterminio portata avanti fino all’estremo da Hitler e dai suoi seguaci in Europa. Senza dubbio si tratta di un punto di vista di parte che giustifica il suo e l’ operato dei suoi commilitoni in guerra aducendo come giustifcazione teoremi ideolgici e riflessioni del tutto personali.
Una pagina di storia diversa dal solito che però si presta ad una lettura riflessiva da parte di chi avrà deciso di prendere in mano qusto testo.
In conclusione un libro da leggere con attenzione per riflettere su una pagina di storia dolorosa del recente passato europeo.
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