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Un secolo di storia internazionale
Quali erano i rapporiti internazionali tra gli stati nel XX° secolo? A questa domanda cerca di dare una risposta questo libro.
Possimo cosiderare questo quesito un filo conduttore che lega a sé tutto il discorso affrontato dall’autore nei vari capitoli del libro.
A questo quesito di fondo viene però legato dall’autore un altro tema: il declino delle potenze storiche europee e l’ascesa delle due superpotenze che diedero vita ad un mondo bipolare.
All’inizio del libro il lettore prende visione della situazione creatasi all’inzio del secolo e cioè l’influenza della prima guerra mondiale e la pace di Versailles, dopo di che il lettore viene infromato sugli equilibri internazinali tra le due gruerre mondiali e precisamente nel libro viene affrontato il problema dei limiti della sicurezza collettiva immaginata dalle potenze vincitrici dell’Intesa. Lo scoppio della seconda guerra mondiale velocizzò il declino definitivo delle potenze storiche europee aprendo in pratica la strada ad un mondo del secondo dopoguerra diverso basato eclusivamente sul bipolarismo tra due grandi potenze, che segnò gli avvenimenti internazionali fino quasi alla fine del secolo. L’ultimo scuarcio del secolo viene caratterizzato dalla crisi del modello ideologico comunista. A questo punto l’autore si sofferma sull’unica superpotenza superstite del mondo bipolare, gli Stati Uniti d’America e affronta la questione del unilateralismo con tutti i suoli limiti. Nella parte conclusiva al lettore viene posto il problema della nascita di un nuovo equilibrio internazionale, questa volta multilaterale.
Il libro si presta ad una lettura veloce e scorrevole pur essendo il testo ricco di riferimenti storici. Dato che si tratta di un condensato di avvenimenti diplomatici internzionali nel testo non c’è spazio per ulteriori approfondienti degli arogmenti trattati, dunque il testo, a causa dell’impostazione decisa dall’autore, non offre quei riferimenti di fonti storiche che possono rendere il testo più appetibile per un lettore abituato a ricercare particolarismi diplomatici o storici. È chiaro che si tratta di un tipo di testo che non ha l’ambizione di veicolare dettagli e particolarismi ma di fornire al lattore in grandi linee in froma esautiva il quadro completo dei rapporti internazionali tra gli stati nel XX° secolo. Un testo indubbiamente ben riuscito che però richiede dal lettore delle nozioni piuttosto approfondite sull’ argomento. In sostanza un testo riassuntivo di un epoca adatto a chi desideri rinfrescarsi la memoria sul XX° secolo.
Un libro sicuramente da leggere con attenzione per poter avere un’idea complessiva della diplomazia internazionale del nostro recente passato.