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Dieci settimane a San Sabba
Come già si sarà capito dal titolo, questo libro tratta i temi della deportazione nella Seconda Guerra Mondiale nel Nord-Est dell’Italia, precisamente nella Risiera di San Sabba a Trieste.
Questo racconto autobiografico, oltre ad essere ricco di documenti, tratta una dolorosa pagina della storia italiana.
È stato pubblicato circa cinquanta anni dopo l’accaduto, nel 1994 e successivamente ripubblicato nel 2003 con l’integrazione di un’appendice.
Le vicende partono nella primavera del 1944, Dante Fangaresi, l’autore aveva appena vent’anni e dovette vivere un vero e proprio incubo. Venne deportato.
Lo scrittore racconta principalmente la vicenda vissuta alla Risiera con un gruppo di giovani e la sua fuga con un amico da quel tremendo posto intriso di morte.
Si tratta di un libro di appena 142 pagine, ma che tratta con infinito dolore un fatto agghiacciante della storia.
La narrazione fluida e precisa dei fatti rende unica questa triste testimonianza.
Quest’opera ha riscosso in me un dolore ed una rabbia provata con pochi altri libri. Rabbia per il triste destino di chi non c’è la fatta a sfuggire da quell’incubo.
Mi sento di consigliare questo libro solamente a chi è appassionato a questo genere.
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