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Un alternativa a Hitler
Molti autori si sono cimentati nel affrontare il tema del nazismo.Pur affrontando un argomento ampiamente dibattuto dalla storiografia del dopoguerra l’autore del testo in questione affronta l’argomento in modo del tutto diverso.
La questione di fondo posta dall’autore può essere la seguente: nel movimento nazista esisteva un alternativa a Hitler? In altre parole il partito nazista può essere considerato un movimento monolitico totalmente sottoposto a Hitler?
Il punto di partenza su cui si sofferma l’autore è il clima del primo dopoguerra in Germania. La gracile democrazia della Repubblica di Weimar, nata dalla disfatta nella prima guerra mondiale dell’Impero guglielmino, divenne l’arena dei opposti estremismi di destra e di sinistra che si diedero battaglia sfuttando il pesante clima creatosi nel paese dopo il famigerato trattato di pace di Versailles del 1919.
In certa storiografia si è da tempo stratificata l’idea che Hitler e il nazionalscialismo siano stati l’esclusivo prodotto delle calusole vessatorie del trattato di pace imposto alla Germania dalle potenze dell’Intesa. Ma si può avallere senza obiezioni questa lettura storica?
Il testo cerca di trovare un' altra via intrepetativa degli avvenimenti legati alla natura stessa del idea nazionalscialista tracciando i legami tra il nazionalscialismo, la rivoluzione conservatrice, il prussianesimo il nazionalismo e i movimenti di sinistra presenti da tempo nella società tedesca.
Questa tradizone conservatrice, militarista e di aspirazione socialista in un certo senso contribuì a creare nel movimento nazista due ali, quella conservatrice impersonata da Hitler, e quella di ispirazione socialista che vide in Röhm, capo indiscusso delle SA, e in Gregor Strasser i principali promotori. Il NSDAP dunque non era un movimento politico senza correnti interne, almeno fino alla resa dei conti finale tra Hitler e il dissenso interno. La rivoluzione ultraconservatrice di Hitler portava all’suo interno elementi tipici dell’ideologia socialista che però non diventarono mai un alternativa alla visione del nazismo e dello stato portata avanti da Hitler.
Questo libro ripercorre il percorso dell’evoluzione ideologica del movimento nazista, da un partito con correnti interne e posizioni ideologiche anche radicali a un partito totalmente controllato da Hitler.
Questa mancata alternativa all’interno del partito nazista ha determinato l’evoluzione spiccamtamente conservatrice del nazismo dando all’ideologia nazista un impronta lontana dalle aspirazioni della sua ala di sinistra. Il nazismo si trasformò in un ideologia altamente e radicalmente conservatrice ripudiando tutti i suoi legami con qualisiasi idea di sinistra.
Pur affrontando un argomento per sua natura complesso e di nicchia storica l’autore rende la lettura del testo veloce e scorrevole includendo nel testo tutti gli aprofondimenti necessari che rendono il testo comprensbile a chiunque.
In conclusione un libro da leggere con la dovuta attenzione per poter capire un lato sconosciuto del nazismo.