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La Polonia e il suo no a Hitler
La Polonia fu la prima vittima nella guerra scatenata da Hitler.Il secondo conflitto mondiale scoppiò il 1 settembre del 1939 con l’attacco nazista alla Polonia.
Questo libro risponde a una domanda fondamentale: come si è giunti all’attacco nazista alla Polonia?
Il lettore però non vine automaticamente catapultato negli eventi bellci e sui capi di battaglia, ma al contrario intraprende un percorso siglato dagli evententi che avevano preceduto lo scontro bellico.
All’inizo il lettore prende confidenza della posizione internzionale del rinnovato stato polacco, uno stato che affonda le sue radici nel lontano passato medioevale europeo, all’poca una vera potenza continetale.
Il lettore dunque parte da un punto ben definito: la Polonia in Europa dal 1918 al 1938. Con ciò il lettore famigliarizza con alcune informazioni storiche necessarie per poter compiere senza difficoltà il successivo passo nella sua lettura. La parte successiva del testo affronta l’argomento della politica adottata dallo stato polacco in Europa, in particolare la sua ricerca di un equilibrio ed una equidistanza nonché autonomia dai due ingombrati vicini: la Germania e l’Unione Sovietica. Un attenzione particloare viene poi posta nel libro sulla città di Danzica, città chiave in tutta la tragica vicenda. Il lettore può così conoscere l’atteggiamento assunto in merito dalle grandi potenze europee dell’epoca: la Francia, la Gran Bretagna, la Germania e l’Unione Sovietica. La questione di fondo affrontata in questa parte del libro può essere sentetizzata con due domande: quali obblighi assunsero la Gran Bretagna e la Francia nei confronti dell’alleato polacco sottoposto ad un’inaudita pressione hitleriana.? Quale ruolo giocò in tutta la vicenda l'URSS?
Un ultriore passo in avanti che avvicina il lettore al baratro della catastrofe bellica sono le trattative intavolate dalla diplomazia internazionale per indurre alla ragione Hitler e alla moderazione, cioè a rinuciare all’orgolgio di un intera nazione, il ministro degli esteri polocco Józef Beck, ma come ci racconta la storia tutto fu inutile, Hitler aveva già da tempo deciso di scatenare una guerra e non voleva ripetere una seconda conferenza di Monaco come quella del 1938, quando fu evitata la guerra, ma a spese di un altro paese, la Cecoslovacchia. Il libro si conclude con la notizia dell’attacco nazista alla Polonia riportata da fonti polacche.
Gli eventi storici descritti con maestria dall’autrice del testo riportano la visione polacca degli eventi, dunque si tratta una testimonianza preziosa di chi aveva creduto alle promesse d’aiuto delle potenze alleate e purtroppo aveva anche subito il volere e le prepotenze delle potenze dell’poca.
Il testo si presta ad una lettura piacevole e scorrevole essendo arricchito con approfondimenti interssanti che danno una visione completa ed esaustiva di tutti i retroscena dell’epoca. Si tratta di un testo storico di alta levatura scientifica adatto agli studenti univeratari ma non solo, dato che il libro è ampiamente comprensibile a tutti essendo scritto in modo chiaro e semplice.
In conclusione un libro sicuramente da leggere con la dovuta attenzione per potere riflettere sul destino di un paese europeo nel XX° secolo.