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Sulla pelle viva
«... La storia del “grande Vajont”, durata vent’anni, si conclude in tre minuti di apocalisse, con l’olocausto di duemila vittime ...»
Questa frase, tratta da “Sulla pelle viva. Come si costruisce una catastrofe. Il caso Vajont” di Tina Merlin, riassume perfettamente il libro e la storia che in esso viene raccontata con la rabbia e la caparbietà di chi ha provato in tutti i modi di gridare, invano, la verità. Di aprire gli occhi alla gente e alle istituzioni puntando i riflettori su una strage annunciata, che si è consumata il 9 Ottobre 1963.
E’ un libro di denuncia e io l’ho letto tutto d’un fiato non perché avessi fretta di conoscerne il finale, quello purtroppo è ben noto a tutti, ma per capire fino a che punto possono arrivare gli uomini a ignorare l’evidenza di un’imminente catastrofe pur di tutelare i propri interessi.