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Il nuovo ordine europeo di Hitler
Quale Europa aveva in mente Hitler? A questa domanda risponde questo libro affrontando un tema molto dibattuto dalla storiografia del dopoguerra intenta a trovare le ragioni profonde della catostrofe in cui il dittatore nazista aveva sprofondato un intero continente .
Il punto di partenza per l’autore e per i lettori del suo libro è l’dea della grande Germania. A questa questione l’autore collega la cronologia dei rappoti conflittuali tra i tedeschi e gli slavi che segnarono il destino dell’Europa centrale ed orientale. L’autore prende in esame un paio di punti fondamentali di questi attriti etnici e territoriali: la seconda metà del XIX° secolo, la prima guerra mondiale e il trattato di Brest-Litovsk. Questa conflittualità è dovuta a un fattore : i confini a est tra le tribu teutonche e quelle slave nel lontano passato non erano così politicamente e geograficamente definti come lo erano quelli in occidente. Questa non esatta definizione dei confini alimentò lungo l’arco della storia le mire espansionistiche di una o dell’altra parte nell’area. Vi è però ancora un altro fattore che spinse l’espansione germanica a est: la presenza di un forte stato nazionale in occidente , la Francia che di fatto bloccò l’espansione germanica a ovest.
Una particolare attenzione viene poi posta dall’autore agli elementi storici che crearono i presupposti per il revanscismo tedesco : equilibrio internazionale uscito dal trattato di Versailles dopo la fine del primo conflitto mondiale, la riedizione dell’idea della grande Germania, nonché l’annessione dell’Austria al Reich avvenuta nel 1938.
A questo punto il lettore viene indirizzato a due capitoli successivi che illustrano le modalità dell’espansione hitleriana nell’Europa centrale ed orientale: il destino della Cecolovacchia e la spartizione della Polonia.
La prima parte del libro si conclude con l’ espansione hitleriana nell’Europa occidentale e con l’attacco nazifascista all’URSS. Con ciò l’autore chiude un cerchio immaginario che possiamo sintetizzare così: la guerra di conquista di Hitler.
La seconda parte del libro affronta il regime di occupazione attuato da Hitler e dai suoi seguaci nell’Europa occupata. In breve il lettore si adentra nei meandri del progetto hitleriano di dominio razziale in Europa. L’autore con maestria non solo indirizza il lettore a cosiderare con attenzione, ma soprattutto a riflettere sui modelli di brutale controllo dei territori occupati e sottoposti allo sfruttamento indiscriminato del Terzo Reich. L’autore passa in rassegna tutti gli aspetti di tale dominio: il trattamento delle popolazioni locali secondo una rigida gerarchia razzista ideata dai nazisti, il ruolo della diplomazia nei confronti dei paesi alleati o satelliti, i rapporiti con il collaborazionismo locale, mettendo in risalto il suo ruolo spesso ambiguo ( il caso del Regime di Vichy), le forme di resistenza all’occupazione nazista in Europa nonché la drastica soluzione del problema ebraico in Europa.
Nella parte finale del libro l’autore ci da un bilacio storico della tragendia vissuta in Europa nel XX° secolo.
In sostanza si tratta di un’ inchiesta storica approfondita e dettagliata arricchita da riferimenti e approfondimenti storici che non solo argonentano scientificamente le tesi espresse dall’autore nel suo libro, ma anche rendono la lettura più interessante e coinvolgente aprendo uno scuarcio sui retroscena della repressione attatua con cincica e spietata brutalità in tutta Europa dalla regime nazista.
Prendendo in mano questo libro il lettore viene messo a diretto contatto con un progetto ideologico di domino chiaramente razziata, unico nella storia dell’umanità. In questo libro in pratica vengono illustrate le ragioni ideologiche, politiche, economiche e militari dei cirmini di guerra perpetuati in tutta Europa dalle forze di occupazione naziste, dunque non si tratta di un comune manuale di divulgazione storiografica , ma di un lavoro storiografico di nicchia altamente specifico che riesce a dare una spiegazione plausibile, ragionevole e storicamente documenta di una pagina di storia ancora oggi ampiamente dibattuta tra gli storici.
In conclusione un libro da leggere con meritata attenzione e riflessione per capire il nuovo ordine imposto all’Europa da Hitler durante il secondo conflitto mondiale.
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