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Nazisti in fuga
L’autore del libro affronta una questione molto spinosa del dopoguerra che ancora oggi presenta molte ombre. In breve si può sintetizzare il contenuto di questa dettagliata inchiesta con queste semplici ma eloquenti parole: le coperture e le carriere dei cirminali nazisti in fuga.
Nonostante la sconfitta militare subita dal nazismo hitleriano molti dei suoi esponenti poterono tranquillamente sfuggire alla giustizia, rifarsi una vita altrove e intraprendere un brillante carriera. L’ autore del libro si pone un damanda molto precisa: come era stato possibile un esodo del genere?
Per rispondere a questa domanda l’autore parte da un punto di partenza a prima vista scollegato dalla domanda di fondo di questo libro, e cioè la persecuzione degli Ebrei in Germania prima e in Europa dopo durante il secondo conflitto mondiale. Quanto si sapeva del proggetto di stermino attuato dai nazisti oltre l’Atlanitico? A questa domanda l’autore collega un altro quesito : era possibile salvare gli Ebrei dal loro destino? Questo filo rosso ci porta direttamente alla strategia bellica angoloamericana in Europa che risulta molto chaira e fluida grazie alla capicità dell’autore di darci un visione copleta di essa con rifermenti storici ben documenti che rendono comprensibili a chiunque le decisioni assunte dagli Alleati. Il problema Ebrico non doveva rallentare le operzioni belliche in atto.
Ottenuta la vittoria militare in incominciò la guerra fredda e con essa il problema per gli Alleati occidentali di contenere l’eventuale espansionismo sovietico.
Di conseguenza ,era chairo che i criminali di guerra non erano tutti uguali. Molti potevano risultare utili. A questo punto l’autore ci presenta le modalità di fuga di questi criminali nazisti che grazie al cambiato clima politico tra Stalin e il sucessori di F D Roosevelt di Chrichill poterono contare di ampi appoggi non solo da parte dei servizi segreti ma non solo.
L’autore con rigore documenta le sue affermazioni nel libro dando così un quadro completo del clima in cui queste fuge erano state possibli. Davanti ai nostri occhi ci appare così un lato oscuro della guerra fredda, nella quale grazie alle circostanze scaturite con l’avvento del mondo bipolare molti crminali di guerra sono riusciti non solo a fuggire, ma anche rifarsi una carriera ed offrire i loro servizi a chi a scelto di darli rifugio e protezione.
Pur essendo un libro di inchiesta storica il lettore viene coinvolto nella trama che lo catapulta in mezzo a personaggi insospettabili pronti a dare una mano ai fugitivi, dunque la lettura veloce e scorrevole non ridimensiona il contenuto profondo del libro, anzi né esalta la qualità.
In conclusione un libro da leggere per chi si interssa di guerra fredda o nazismo.