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L’Operazione Barbarossa : uno scontro titanico
L’Operazione Barbarossa, l’attacco nazifascista all’ URSS scattato il 22. giugno 1941, segnò le sorti del conflitto. Si tratta di un operzione militare molto complessa, dunque per lo storico non è facile trovare il modo adatto per poter spiegare ad ogni tipo di lettore un argomento così specifico. Molti autori hanno cercato di dare un quadro il più completo del corso degli eventi bellici al fonte concentrando la loro attenzione sugli aspetti strategici e militari tralsciando però il contesto politico ed ideologico di questo scontro tra la Wehrmacht e l’Armata Rossa.
Per capire gli eventi bellici sul fronte orientale bisogna tenere presente diversi fattori: i rapporti Hitler - Stalin ma anche la cooperzione segreta tra la Reichswehr e l’Armata Rossa durante la Repubblica di Weimar nonché gli obiettivi di dominio di Hitler a est (lo Spazio vitale). Questi aspetti sono fondamentali per poter avventurarsi nella lettura di un argomento così specifco. Vi è un altro aspetto molto importante da tenere presente che può aiutare il lettore a capire il corso degli eventi bellici : la catena di comando in etrambi gli eserciti: chi aveva l’ultima parola sulle strategie belliche da attuare sul fronte?
Il Führerpinzip imposto da Hitler al suo esercito pregiudicò molti esiti delle battaglie non solo sul fronte orientale. Tenendo conto di questo principio di comando la tragica sorte della VI Armata a Stalingrado può essere meglio compresa dal lettore. Anche Stalin si riservò sempre di avere l’ultima parola in capitelo dando però l’ impressione errata di aver fatto un passo indietro nelle decisioni startegiche e militari. Il ruolo dei due dittatori come capi supremi dei propri paesi e delle forze armate non può affato essere messo in secondo piano quando viene affrontato l’ argomento dell’Operazione Barbarossa.
Quando si affronta la descrizione delle catastrofiche disfatte e perdite subite dall’Armata Rossa nella prima fase dell’invasione nazifascista non si può sorvolare l’argometo delle purege staliniane subite dai vertici militari dell’Armata Rossa che a nostro avviso non possono essere ignorate, dato che si trattò della decapitazione pianificata dei vertici militari sovietici da parte di Stalin. Ciò influì sulla capicità operativa dell’esrcito.
Generalmete chi decide di affrontre argometi del genere privilegia più gli aspetti militari, le strategie belliche sul capo e il tipo di armamenti in dotazione agli eserciti avversari sul fronte di battaglia. Una sceta del genere rende il testo meno copresinbile per un lettore non esperto perciò riteniamo il libro interessante per chi desideri approfondire l’argometo sulle battaglie della secondoa guerra mondiale.
In conclusione l’autore è riuscito a darci un quadro complessivo sull’Operazione Barbarossa trovando il modo di non eccedre in particolari che avrebbero potuto rendre difficoltosa la lettura.