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Il mistero della morte
Simone Venturini è docente di Esegesi del Pentateuco alla Pontificia Università della Santa Croce di Roma e ricercatore presso l’Archivio Segreto Vaticano. Ha scritto numerosi articoli sulla Bibbia e saggi ("I libri di Dio. La Bibbia" e "Il Vangelo del bambino interiore") e inoltrandosi in un affascinante argomento ha scritto "Il libro segreto di Gesù" per condividere col grande pubblico le informazioni tradotte dai testi più antichi e dagli studi più sofisticati.
Per parlare ai non addetti ai lavori, Venturini ha adeguato il saggio al ritmo incalzante di una indagine investigativa, annunciando sin nelle prime pagine il tema della sua indagine, ovvero cosa accadde a Gesù nelle quaranta ore in cui rimase nel sepolcro e, in parallelo, cosa accadrà a noi appena dopo la nostra morte.
L’introduzione ci permette di addentrarci nell’inchiesta: vediamo quindi la terra d’Israele, Nazareth, Betlemme, Gerusalemme, il popolo ebraico impoverito e vessato in attesa del Messia, la vita di Gesù e la crocifissione sul monte Golgota, avvenuta il 7 aprile del 30 d.C., di venerdì. Calato dalla croce, Yeshu fu portato nel sepolcro, ivi custodito sino all’alba di domenica 9 aprile quando Maria Maddalena, recatasi alla tomba, trovò il sepolcro aperto.
Prima di poter comprendere il mistero della morte, Simone Venturini presenta con onestà intellettuale le diverse teorie degli studiosi, l’affidabilità dei testimoni, l’interpretazione di alcune parole, i concetti di trasfigurazione e resurrezione. L’inchiesta si avvale dei manoscritti degli storici, dei 4 vangeli canonici e di quello scritto da Pietro, dei reperti archeologici più antichi e delle scoperte più recenti, degli studi susseguitisi nei secoli, della Sindone e di quell’immagine formidabile trattenuta fra le fibre di lino. Il libro è corredato da fotografie di papiri, di stele, delle fibre del lenzuolo. L’autore riprende gli indizi, li accosta, li valuta, li pondera. E recupera e compara le testimonianze di pre-morte di chi è stato coinvolto in un terribile incidente o è rinvenuto da una rianimazione, tutte narrazioni che hanno in comune alcune osservazioni: le esperienze extracorporee e la pace inondata dalla luce.
L’autore rivela che l’inchiesta poliziesca necessita di un ulteriore sforzo, sforzo profondamente congeniale allo stesso Venturini, l’andare oltre i 5 sensi, dando spazio all’intuizione, ai sensi spirituali, al cuore. Collegando tutti gli elementi esaminati giunge alla risposta di cosa accadde nel sepolcro e con quella risposta, attraverso un enigma fondamentale che manterrò celato, ci collega gli uni agli altri.
Tratto dal libro:
"Raccontò di aver visto non solo il proprio corpo dal di fuori, ma di aver attraversato il tetto dell’ospedale e di aver visto le strade, i palazzi e le luci della città. Vicki narrò di essersi trovata in una specie di tubo che conduceva in un "campo illuminato e coperto di fiori". Avrebbe poi incontrato amici di scuola deceduti da tempo, insieme a parenti e conoscenti. Prima di poter comunicare con essi, una "figura splendente" la bloccò e le disse di tornare alla vita e che avrebbe avuto dei figli, cosa che poi accadde.
La straordinarietà della sua testimonianza non sta nel dettagliato racconto che ne fa la donna – in questo uguale a tanti altri – ma nel fatto che l’esperienza fu vissuta da una persona cieca dalla nascita! Sono state raccolte anche altre testimonianze analoghe come per esempio quella di Brad Barrows, cieco fin dalla nascita, che ebbe una NDE all’età di 8 anni. Barrows raccontò che addirittura si trovò fuori dell’ospedale e che poteva vedere distintamente tutto."