Dettagli Recensione
Semplicemente geniale.
Credevo che questo meraviglioso volume fosse stato recensito già da altri. Mi sbagliavo, e ne sono quasi contento perché, a ben osservare, scrivere di questo magnifico connubio fra saggio e letteratura è un autentico privilegio.
L'ho letto durante le feste invernali e mi ha molto colpito.
Barbero descrive secondo un canone accademico britannico Lepanto, il "grande spartiacque".
Eppure non lo fa nella solita veste letteraria paludata tipica di molti storici italiani, anzi, prende spunto dalla nota impronta inglese del saggio romanzato per arrivare molto, molto lontano.
In Italia il termine "divulgare" acquisisce spesso, per molti, una valenza negativa o, almeno, di basso profilo.
Gli anglosassoni per quanto concerne le materie umanistiche concepiscono un livello di divulgazione molto diverso, per dire, da quello populista della Angela gang.
Per Lepanto Barbero sceglie intenzionalmente di descrivere gli episodi più importanti che "precedono il turbine": Cipro e Famagosta,l'impostazione del bipolarismo metaculturale, lo scontro della fede utilizzata al protocolonialismo.
Nonostante il prezzo piuttosto alto, Laterza non perdona,mi sento di consigliarlo caldamente.
Unica nota negativa: la fascetta della seconda edizione riportante una frase di Saviano che invita alla lettura.
Domanda: Saviano è diventato uno storico? Mah...
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Commenti
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Ma qui è sul suo terreno naturale, il saggio storico...benché romanzato.
I suoi romanzi purtroppo si iscrivono nella parabola discendente del "vorrei ma non posso"...
Io non ho ancora recensito l'ultimo su Venezia per pura e onesta pietà.
L'ho mollato a metà...
Ma ha scritto per Viella, per il CISAM, per tante case editrici.
I romanzi li scrive per Mondadori.
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