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L'inghilterra aveva un cuore di leone, io le diedi
Un susseguirsi di eventi, fatti, frasi, situazioni, aneddoti e curiosità per delineare il ritratto di un uomo che fu uno dei più grandi fra i grandi. Spinosa non scende in profondità nella narrazione dei fatti storici, perchè questo non è lo scopo primario del libro. Inoltre se si volesse approfondire si potrebbe scrivere un libro per ogni anno di vita del grande statista. E sono ben novantadue.
Churchill fu un uomo con una tenacia granitica ed un vigore rovente. Dotato di una fervida intelligenza fu uno dei primi ad intuire la pericolosità di uomini come Hitler e Stalin e si battè per smuovere l'immobilismo dei suoi contemporanei al fine di fermare, con ogni mezzo, l'affermarsi dei regimi totalitari. Fu quindi abile statista, grande lottatore, con un piglio da bulldog, uomo tutto d'un pezzo e campione nella lotta al nazifascismo ed al comunismo estremo. Fu anche un bravissimo giornalista e scrittore, nonchè un discreto pittore, come si conviene ad un inglese perfetto.
Un occhio di riguardo lo si dà al rapporto che Winston aveva con gli italiani. Amava l'italia, ma non poteva soffrire Mussolini e tutto il suo seguito; "le cesar du carnival", come qualcun altro lo aveva chiamato. Non si fidava degli italiani, ma come dargli torto ...
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all'inizio della guerra tutta l'europa era in ginocchio sotto il dominio di quel pazzo di hitler. Solo l'inghilterra resisteva. Forse anche perchè la germania, nel profondo, la temeva. E la sua resistenza tenace era dovuta soprattutto a due fattori: alla tempra di quel popolo, che non ha mai perso una guerra, ma le ha sempre vinte; alla tenacia del suo condottiero che, a sessantasei anni si e' messo a viaggiare come un pazzo per rinfrancare il morale di truppe, politici e gente comune per far sì che non si mollasse. Ce ne fossero come lui !!! altro che bunga bunga.
Poi possiamo discutere che fosse un amante del congnac, un convinto sostenitore della pena di morte, uno che curava i soli interessi di "sua maestà". Del resto al bene del mondo intero ci aveva pensato Gesù, ma è un'altra storia. Ciao
I crucchi hanno fatto il semplice errore dell'operazione "Leone marino".
Ma puoi stare pur certo su un punto: senza l'ingresso degli Usa nel conflitto...la Germania quella guerra l'avrebbe vinta.
Io sono un grande amico della cultura e della vita anglosassone...ma Churchill odiava l'Italia in maniera quasi razzista.
Al bene del mondo intero? No, era semplicemente la liberazione dei lager...qualcosa di molto meno elevato quello che si chiedeva alla forza degli Alleati. E quella liberazione arrivò quando gli fece comodo.
Pio XII, Churchill, Roosvelt sapevano benissimo.
E nessuno per diversi motivi fece nulla.
Quanto al bunga bunga...be', non c'entra niente.
Ma non ho negato quello che hai affermato.
Ho detto soltanto qualcosa di differente.
Comunque, sostanzialmente io volevo dire che Churchill amava l'italia (l'aveva scelta per molti suoi viaggi di piacere, compreso quello di nozze) ma non gli italiani !! E lo scopo di questo libro è proprio quello di discutere di questo strano sentimento fra lui ed il nostro Paese.
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In compenso fu un ottimo statista, ma sulla lotta al nazifascismo non esagererei. Lui affrontò la Germania "solo ed esclusivamente" in chiave antinglese. Da tempo gli americani e gli inglesi sapevano dei lager, è ormai acclarato.
Piccolo particolare: non gliene fregava una beata minchia. Per dirla alla Cetto Laqualunque...