Dettagli Recensione
Cronache di Amalek.
E' il libro più patologico che io abbia mai letto sulla Shoah, consiglio per questo a tutti di leggerlo.
Hoss non è stato Eichmann, non è stato un ragioniere.
Hoss è stato il lieto e volenteroso esecutore di parte gravissima della cosiddetta Soluzione Finale.
In queste pagine, lette e rilette, non c'è l'ombra di un rimorso o di un ripensamento.
A lui, ad Amalek, di procurare la morte "armato del suo diritto" non arrecava disturbo, anzi. Era convinto di fare LA cosa giusta.
La sua autobiografia è povera di riferimenti che oso definire "normali": una donna,una famiglia, una cultura o un cane.
Hoss, semplicemente, provava un gran gusto a fare quello che gli era ordinato.
Raramente assassinava, sottolineo il termine assassinare, di persona.
Ma non lo faceva per un timido senso di disgusto,no.
Lui, come sosteneva, "non amava sporcarsi le mani".
Ed è difficile addirittura "innalzarlo" alla dignità di sadico.
Il sadismo è una deviazione mentale.
No.
Lui era l'uomo qualunque che amava potare i fiori.
Libro terribile ma esaustivo come una sentenza.
Nessun perdono per un essere come lui.
Ha infangato del suo macabro istinto l'intero genere umano.