Dettagli Recensione
Anatomia del rexismo.
Ho letto a suo tempo questo saggio di Littell in francese.
Ne sono rimasto positivamente colpito per la grande capacità psicointrospettiva dell'autore e, soprattutto, per la sua competenza nel trattare il tema angoloso del rexismo belga.
Questo movimento prettamente francofono non era equiparabile al fascismo, bensì al nazionalsocialismo, ed aveva numerosi adepti soprattutto fra i valloni.
Léon Degrelle, uno dei più sbilanciati alfieri di questa ideologia, è il personaggio principale di questo libro.
Interessante sotto il profilo clinico la differenziazione del mondo eseguita all'interno del reggimento Wallonie.Esiste il "secco", ovvero l'ariano : duro, puro, crudo. Esiste il Nemico (con la N capitale) che si identifica con la feccia: umida, sgusciante, fetida, molliccia come la pelle di un serpente.
Su questa esile ma decisa pseudofilosofia si muove tutto l'impianto del reportage di Littell.
Non facile, certamente, ma direi unico nel suo genere.
Léon Degrelle non si pentì mai degli atti efferati che compì insieme ai suoi durante l'operazione Barbarossa, nell'Europa orientale.
Morì nel suo letto, convinto di aver fatto la cosa giusta.